Due settimane al Passo dello Stelvio (dove nei giorni scorsi ha lavorato anche la sorella Nadia) giusto per riprendere confidenza con gli attrezzi del mestiere e sfruttare ottime condizioni. In buona compagnia, tra l’altro. Nicol Delago tra i tanti ha un grande pregio: non perde mai il sorriso e la fiducia. Anche dopo una stagione, l’ultima, condizionata dalla sfortuna, leggi infortunio a Ushuaia e conseguente operazione, a rendere poi l’annata agonistica successiva tutta una salita, in rincorsa. I risultati migliori sono arrivati ai Mondiali di Saalbach-Hinterglemm, su una pista adatta alle sue caratteristiche: ottava sia in discesa libera (miglior italiana) sia nel team combined.

«Sono stata allo Stelvio – ci dice Nicol – con il mio gruppo sportivo, le Fiamme Gialle. C’erano Roberto Crio e Davide La Villa, tra gli altri, anche Innerhofer. E visto che le condizioni erano davvero buone mi ha fatto piacere fare qualche giorno di addestramento in più con loro». Nicol, cinque podi in Coppa del Mondo (uno anche in superG, in attesa del primo successo) un altro infortunio grave subìto nel momento migliore, in passato, guarda avanti senza rimpianti: «La preparazione atletica sta proseguendo molto bene, a casa, dove riesco a variare molto, fare cose molto diverse, come piace a me. L’ultima stagione non è stata così facile, anzi, avendo saltato praticamente tutta la trasferta di Ushuaia, fondamentale. Di fatto non mi sono mai sentita pronta. Questo però ormai è il passato, ora pensiamo a fare bene quel che c’è da fare per poterci esprimere al meglio nel prossimo inverno».

La velocista gardenese fu undicesima in discesa ai Giochi di Beijing 2022 nel giorno magico della sorella Nadia (bronzo), ma può vantare anche un sesto posto iridato a Åre 2019, sempre in libera. Successivamente, gli infortuni le hanno tolto molto. Ma la sensazione è che la miglior Nicol Delago, forse, non si sia ancora vista in pista, in senso assoluto. Quale momento speciale per mostrarla a tutti se non nella stagione di Milano-Cortina 2026?




