Il 5 agosto 1966, esattamente oggi, ma 59 anni fa, a Portillo, in Cile, ancora oggi sede di allenamenti estivi per diverse squadre, scattava la 19ª edizione dei Campionati mondiali di sci alpino organizzati dalla FIS. Ma soprattutto, in un luogo incredibilmente insolito per questo sport, si posero le basi per la nascita della Coppa del Mondo, che nella stagione 2025-2026, cioè la prossima, celebrerà la sua 60ª edizione. Quella del 5 agosto è dunque, in qualche modo, una data storica. Ripercorriamola un minimo, quella storia.

Nel 1966 il Cile era attraversato già da forti tensioni politiche, ma Salvador Allende doveva ancora essere eletto a capo del Governo e il “golpe” che portò poi il potere nelle mani di Augusto Pinochet era lontano; proprio nell’estate di quell’anno i Mondiali di sci alpino, nati nel 1931 a Mürren, in Svizzera, approdarono per la prima volta nell’emisfero australe, esattamente sulle Ande, a Portillo, nella regione Valparaiso, a 160km da Santiago del Cile. Quasi 50 anni fa la storia era diversa, la rassegna iridata non era la kermesse di due settimane che conosciamo oggi, le gare (gigante, slalom, discesa, combinata, sia al maschile, sia al femminile) si disputarono in poche giornate prima del Ferragosto 1966. La favolosa Equipe de France dell’epoca dominò letteralmente conquistando 16 medaglie su 24 tra uomini e donne, e 7 ori su 8. L’unico che sfuggì andò proprio… all’Italia, un po’ a sorpresa, con Carlo Senoner, che nello slalom maschile mise in riga Périllat e Jauffret vincendo un titolo clamoroso. Jean-Claude Killy, Marielle Goitschel e Annie Famose furono comunque i mattatori della rassegna iridata.

In Cile accadde però ben altro di storicamente più rilevante per il nostro sport preferito. In una stanza d’albergo, per un istante lontani dalle competizioni, si ritrovarono a discutere a lungo, notte e giorno, dopo averlo fatto per tanti mesi, anche a Kitzbühel nel precedente gennaio (tappa fondamentale) in quattro: sono Serge Lang, giornalista dal 1940, ex sciatore, Bob Beatty, direttore tecnico americano e anche il più scettico di tutti, pensava che il presidente FIS, Hodler, non avrebbe mai accettato un circuito a punti, Sepp Sulzberger, gran capo dello sci alpino austriaco e Honoré Bonnet, responsabile della squadra francese. La leggenda narra appunto che da quella riunione informale, effettivamente avvenuta e in più riprese, nacque poi la prima edizione (non ancora ufficiale) della Coppa del Mondo di sci alpino, a gennaio 1967, come già ricordatoo. Ed è vero, si può ufficialmente affermare, lo ha confermato lo stesso Serge Lang nei suo scritti, che la sfera di cristallo intesa come competizione internazionale prese corpo proprio in Cile, anche se di fatto venne pensata in svariate occasioni a partire dal 1964. Qui ci limitiamo a un breve riassunto dei fatti.
L’allora presidente della Federazione Internazionale di Sci (FIS), Marc Hodler, svizzero, contrariamente alle previsioni, diede il suo assenso al circuito e addirittura lo presentò anche alla stampa riunita proprio in Cile, con grande coraggio, ricorda Serge Lang in uno dei suoi scritti. Perché lui, Lang, non aveva incarichi in nessuna Federazione… Ma l’ufficialità non era ancora arrivata, in realtà.

A ogni buon conto si partì. La prima stagione si chiuse a fine marzo 1967, con un lungo tour negli Stati Uniti, senza ancora la ratifica da parte della FIS, ma con i trionfi di Jean-Claude Killy (francese), che vinse 12 gare sulle 17 disputate in tre specialità, e Nancy Greene, canadese, brava a ottenere sette successi di tappa. E attenzione, il finale ‘drammatico’, sportivamente parlando, della competizione femminile aiutò non poco la credibilità della nuova arrivata e la sua diffusione: il 26 marzo del 1967, infatti, a Jackson Hole, Wyoming, Stati Uniti, dove la Coppa del Mondo si era trasferita da Franconia (patria natale di Bode Miller…) e Vail, Greene vinse lo slalom conclusivo superando di soli 7 centesimi proprio la francese Goitschel e quella vittoria le assicurò il circuito per quattro soli punti… Un secondo posto non le sarebbe bastato.

La Coppa del Mondo di sci alpino divenne ufficialmente riconosciuta dalla FIS, dopo un percorso non semplice e giornate alquanto tese, solo nella primavera del 1967, durante il Congresso di Beirut, in Libano, e lo svizzero Marc Hodler fu nominato primo presidente del Comitato di Coppa del Mondo, carica che mantenne fino al 1973. Le località già presenti in quella prima stagione e ancora oggi parte del calendario del circuito furono (e sono) Adelboden, Wengen, Kitzbühel, Sestriere (non fissa) e Madonna di Campiglio.
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