Stefan Luitz saluta l’agonismo, dopo 15 anni di Coppa del Mondo. «È difficile scrivere queste parole – racconta sui social – Lo sport agonistico mi ha formato, come atleta ma anche come persona. Ho potuto festeggiare successi che difficilmente avrei potuto sognare da bambino: 10 podi in Coppa del Mondo, di cui 1 vittoria, medaglie ai Campionati del Mondo a squadre, partecipazioni alle Olimpiadi e duelli emozionanti ai massimi livelli». Lo sciatore tedesco, 33 anni, ha partecipato a 127 gare di Coppa del Mondo, facendo il proprio esordio nel 2011, nel gigante di Adelboden. Due successi in Coppa Europa, un totale di diedi podi, poi nei grandi appuntamenti ha indossato un pettorale ai Mondiali di Garmisch, Schladming, Beaver Creek, Sankt Moritz, Åre e Cortina d’Ampezzo, dove ha conquistato il bronzo nel parallelo a squadre. Una sola presenza ai Giochi Olimpici, a Sochi nel 2014: squalificato in gigante, fuori in slalom.

Una vita sportiva interrotta più volte dagli infortuni: «Purtroppo ho dovuto conoscere anche il lato oscuro dello sport agonistico – dice – infortuni gravi, battute d’arresto, dubbi, pressione costante. Momenti che hanno richiesto più forza mentale che fisica. Ma è proprio questo che ha reso questo viaggio così intenso e che mi ha sicuramente forgiato per la vita». Ringrazia la famiglia e tutte le persone che lo hanno accompagnato in questo viaggio, ringrazia gli amici e i fans. «Ora inizia un nuovo capitolo, senza numero di gara, ma con tanti ricordi nel mio bagaglio».




