Non è una prima assoluta per le ragazze la tappa a Beaver Creek in Coppa del Mondo. L’appuntamento doppio del weekend (discesa e superG) rinnova una mini-tradizione recente. Si è già detto dell’unica gara disputata sulla Birds of Prey il 7 dicembre 2011 e vinta da Lindsey Vonn (in superG). Ma il circuito maggiore femminile si fermò un’altra volta in Colorado per i test pre mondiali nel 2013 (la rassegna iridata sarebbe stata poi disputata nel febbraio 2015) con tre gare in tre giorni, discesa, superG e gigante, sulla pista costruita ex novo proprio per quell’appuntamento, la Raptor (ufficialmente Solitude/Peregrine/Kestrel). Un bel tracciato che esaltò le qualità tecniche di Lara Gut, bravissima a timbrare piste nuove (lo fece anche a La Thuile e in Val di Fassa, quindi occhio alla ticinese domani sera) capace di vincere sia in discesa sia in superG, uscendo poi nella prima manche del gigante.
L’Italia in rosa faticò molto in quella stagione 2013-2014, ma venne in qualche modo salvata, almeno per piazzamenti tra le prime tre posizioni, dalla mai dimenticata Elena Fanchini, che aprì subito alla grande la sua annata, con due terzi posti nelle prime due discese libere della stagione: uno a Lake Louise, dove aveva già vinto nel 2005, e l’altro, il primo, proprio a Beaver Creek (tra l’atro su due piste completamente diverse tra loro), dietro la citata Lara Gut e Tina Weirather. Elena si piazzò a 98 centesimi dalla svizzera, e avrebbe poi conquistato la sua seconda vittoria n Coppa del Mondo a Cortina, tra la nebbia, il 16 gennaio 2015. L’8 febbraio 2023 una malattia incurabile ha portata via la sorella maggiore di Nadia e Sabrina a soli 37 anni. E noi vogliamo ricordarla anche con quel sorriso sul podio che vedete in foto.