Thomas Tumler si inventa la manche perfetta e guarda tutti dall’alto dopo la prima manche del gigante di Beaver Creek, ultima gara del programma maschile. Lo svizzero fa la differenza negli ultimi due settori e in qualche modo fa il vuoto, perché solo lo sloveno Zan Kranjec riesce a tenere il suo ritmo, prendendo comunque 56/100. Poi i tempi si alzano in modo deciso e si ragiona subito sul secondo di distacco. È di 1″01 quello di Atle Lie McGrath, che si trova in terza posizione provvisoria. Lì davanti si infila anche il solito Lucas Braathen, che è partito con il 29 ed è ancora una volta quarto, a 1″07, in lotta per il podio.
Poi la lunga sfilza di atleti racchiusi in pochissimi decimi, tutti in lotta per il podio. C’è pure lo svizzero Marco Odermatt, che ha fatto un ottimo secondo settore, per poi lasciare decimi preziosi qua e là negli altri. È ottavo, a 1″26 e non si è certo abituati a vederlo lì. È in mezzo a Steen Olsen, Zubcic, Kristoffersen, il rientrante Verdu.
Il migliore azzurro è Filippo Della Vite, quindicesimo a 2″01 dalla vetta. Luca De Aliprandini prende 2″33 ed è diciannovesimo, Alex Vinatzer accusa 2″90 e lotta per la qualificazione. Fuori dalla top 30 Hannes Zingerle e Giovanni Franzoni, out Giovanni Borsotti.