Il giorno delle sorprese, nel bene e nel male. Dell’immensa gioia di Cyprien Sarrazin e di quanto invece accaduto a due grandi big, nell’ordine Dominik Paris e Aleksander Aamodt Kilde. Il francese si concede un successo di lusso sulla Stelvio di Bormio. Sulla carta non è il primo in Coppa del Mondo, visto che aveva vinto il parallelo in Alta Badia, ma è certamente il più importante e prestigioso. Arrivato in una delle quattro specialità principali dello sci alpino.
Una sorpresa che comunque sorpresa non è per gli addetti ai lavori, che da tempo vedono sciare forte il francese. Sul budello di ghiaccio valtellinese – comunque con maggiore grip rispetto al passato – è lui a trovare le linee migliori, nonché curve pazzesche e al limite della perfezione. Il ventinovenne della Savoia ha studiato nel dettaglio durante le prove, ha gestito le energie, mescolato le carte e preparato il grande assalto di oggi. Solo Marco Odermatt ha lottato fin sulla linea del traguardo contro il francese, ma questa volta pure l’elvetico ha dovuto cedere. Nessuno come Sarrazin, braccia al cielo sul parterre, mentre sulle terrazze i tifosi brindavano con Franciacorta, pizzoccheri e bresaola.
Sarrazin ha rifilato 9/100 a Odermatt, l’unico che è riuscito a rimanere in linea con il vincitore. Poi la gara degli altri, con il canadese Cameron Alexander, al secondo podio in carriera ma già staccato di 1”23. Il signore del superG, Vincent Kriechmayr, è quarto, addirittura a 2”07. Sesto Mattia Casse, il primo degli italiani, a 2”15. «È stata una gara difficile, ho provato ad attaccare, pur con qualche errore e la perdita di alcune linee – dice -. Una prova di nuovo solida, con margine». Non è sorpreso di Sarrazin: «Lo scorso anno ha battezzato (caduto, ndr) in tutte le piste, quest’anno arriva al traguardo e vince. Già in America ha dimostrato di sciare davvero molto bene ed è in fiducia: conduce bene le curve. Ha sciato forte, anche nelle prove qui sulla Stelvio».
Quattordicesima posizione per Florian Schieder, non al meglio della condizione per colpa di uno stato influenzale che sta girando parecchio. «Direi bene rispetto alle mie attuali condizioni – spiega -. La gamba e il fisico invece hanno tenuto: ho sbagliato due curve essenziali cui Cyprien ha fatto la differenza. Si vedeva già in passato che sulle curve è forte, in gara ha spesso strafatto o è caduto. Alla partenza non sapevo che fosse in testa, ma vedendo i parziali ha fatto la differenza tra la partenza del superG e la Carcentina». Grande prova per Pietro Zazzi, che gioca in casa e che dimostra ancora una volta di adorare la pista Stelvio. Davanti al pubblico amico ha strappato un convincente 17° posto.
Giornata senza gloria invece per i grandi protagonisti, i più attesi sulla Stelvio. Dominik Paris è caduto in fase di cambio alla Carcentina, rimettendosi subito in piedi e chiudendo comunque la gara. Si è fermato lungo la pista Aleksander Aamodt Kilde, che ha sentito di aver perso il filo su una lamina per colpa di un sasso. Bruttissime notizie invece per Marco Schwarz, il principale rivale di Marco Odermatt per la Coppa del Mondo, caduto, soccorso e portato a valle con l’elicottero con la gamba destra immobilizzata. Non ci sono ancora notizie sulla presunta diagnosi.
Christof Innerhofer chiude 28°, una posizione davanti a Guglielmo Bosca; 33° Giovanni Franzoni, 34° Nicolò Molteni.