Emozione e lacrime nel vedere i suoi compagni in fondo, voce rotta nell’ultima intervista da atleta. Oggi è stato il giorno della passerella finale di Matteo Marsaglia, sceso in piedi sul pendio della 3-Franco Berthod per chiudere la sua carriera. E brindare con chi per una vita ha condiviso mille avventure. A 37 anni dice basta un ragazzo ben voluto da tutti, che tanto ha dato a questo mondo; 209 pettorali in Coppa del Mondo, una vittoria e due podi complessivi. Oggi grandi festeggiamenti a La Thuile, con un briciolo di emozione per tanti. «Era arrivato il momento, arriva l’addio a cuor più che leggero e sono felicissimo di farlo a La Thuile, su questa pista per me importante perché è vicina alla mia caserma di appartenenza (Centro Sportivo Esercito di Courmayeur, ndr) e perché qui ho vinto la prima medaglia degli Assoluti. Chiudere qui è una cosa in più, in mezzo a tanti compagni di squadra e ad altrettanti ex che oggi erano in pista come allenatori».
C’era atleti ed ex atleti, allenatori, la sua famiglia, la compagna Marta con il piccolo Andrea. «Una giornata perfetta: non pensavo di emozionarmi ancora, invece è successo sia aprendo il cancelletto, sia al traguardo quando mi sono fermato davanti ad amici e compagni di squadra. Ora arriva il futuro, che in parte è già scritto; tra un mese diventerò di nuovo papà e la vacanza (ironico, ndr) è finita. Inoltre ho iniziato una bella esperienza con la Federazione, cui voglio dedicare molto tempo per provare a fare qualcosa di buono. Ci tengo molto, prima un po’ di riposo». Grazie Matteo, per tutto, anche per lo sci messo in pista. Ma siamo certi che resterà molto vicino all’ambiente e che lo rivedremo spesso. Chissà in quale veste!