Schwarz davanti a Odermatt nella prima run del gigante. Della Vite lotta ed è 10°

COURCHEVEL – Che livello, pazzesco davvero. Gigante sfinente oggi per la competizione iridata sulle nevi savoiarde di Courchevel e così i migliori interpreti della disciplina si danno battaglia. La Eclipse è un serpente di ghiaccio che si snoda con 450 metri di dislivello fra angoli e onde. Il favorito di giornata Marco Odermatt, che rimane sempre tale attenzione, fa un errore che lo fa indietreggiare al secondo posto. Sono 56 i centesimi di ritardo dal capofila, il sempre più solido austriaco Marco Schwarz: votato alla polivalenza, il ’95 appare davvero favorito per una medaglia. Ma occhio, perché il fuoriclasse svizzero è capace di recuperi sensazionali e la seconda frazione (partenza 13.30) si preannuncia una battaglia all’ultimo metro. A 76 centesimi terzo lo sloveno Zan Kranjec. E poi i distacchi aumentano oltre il secondo: a proposito di polivalenti, lo svizzero Loic Meillard è quarto a 1″13. Poi ancora Austria: 5° a 1″27 Manuel Feller, 6° a 1″37 Stefan Brennsteiner. A 1″41 settimo il norvegese Henrik Kristoffersen, 8° il croato Filip Zubcic a 1″99. Poi si sale nettamente oltre due secondi di distacco da Schwarz.

Filippo Della Vite ©Agence Zoom

Lotta ed è decimo provvisorio Filippo Della Vite: Superpippo, classe 2001, è decimo a 2″40, dimostrando di dire sempre la sua. E’ al primo Mondiale il bergamasco, ma dimostra di essere entrato subito nella parte. Aspettiamo un recupero per poter staccare quantomeno il miglior risultato in carriera. «E’ stata una buona manche – racconta Pippo – fino a metà ero messo molto bene, poi ho cominciato a patire la lunghezza, ho preso parecchi decimi nell’ultimo pezzo, ma ho fatto vedere che ci sono e sto sciando bene. Adesso cerchiamo di andare forte anche nella seconda manche». Più indietro Luca De Aliprandini, vice campione del mondo in carica che ha chiuso 14° a 2″67 dal leader. «I distacchi sono alti, è un gigante lungo e impegnativo, da parte mia sicuramente è stata una prova non positiva, ma nemmeno da buttare. Ho fatto un po’ di fatica a trovare le porte perchè giravano tanto e non ho pensato troppo a lasciare andare lo sci». Medaglie andate, non ci gira intorno De Aliprandini; 18° a 3″01 Giovanni Borsotti. 23° a 3″71 Alex Vinatzer.

 

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