VARAZZE LIVE – Il sogno mondiale di Stefano Gross e Tommaso Sala passa anche attraverso una striscia di spiaggia in un mite pomeriggio di febbraio nel ponente ligure, un campo da calcio e una palestra con vista mare. Attraverso tre giorni a Varazze e Celle Ligure, dove i ragazzi affinano la condizione atletica, staccano la spina dalla routine, alleggeriscono i pensieri per poi ributtarsi con il focus sullo slalom iridato di domenica a Courchevel. Ognuno con i propri obiettivi, aspettative, sogni. Sabo, 36 anni, una carriera in cui si è tolto la soddisfazione di vincere, di salire sul podio, di primeggiare assiduamente. Poi la strada che a volte inesorabilmente sale, un primo gruppo di merito perso, la consapevolezza che non puoi sempre essere davanti ma che non si deve mai mollare anche se la concorrenza è davvero spietata. A Garmisch Partenkirchen un quinto posto (Sala sesto) che legittima un sogno mondiale. Sabo, che fra le occasioni mancate, ha sfiorato un podio olimpico in Russia nel 2014 e a Cortina nell’ultimo slalom mondiale nel 2021 era deragliato dopo un intertempo davanti. E che a Courchevel potrebbe lasciare il segno. Lui che ha talento, che ha dimostrato di risorgere dai momenti difficili, reagire a suon di risultati. E Tommy, 27 anni, che ha trovato quest’a stagione quella continuità, quella regolarità che lo sta portando ad essere costantemente con i primi della classe delle porte strette. Manca quello squillo, quella zampata, quel salto in avanti definitivo verso la gloria. Ci sta lavorando Tommy ad alzare ulteriormente l’asticella. Lui che ha il futuro davanti, ancora tanti anni per rimanere al vertice. Apparentemente uno schivo, un timido, invece dentro ha un vulcano, pronto ad eruttare sulle nevi savoiarde domenica prossima nello slalom iridato.
Fabio Bianco Dolino, il preparatore atletico che ha accompagnato i ragazzi a Varazze con la fisioterapista Stella Francescato, ci racconta il lavoro svolto: «Arriviamo da gennaio, il mese dello slalom dove il calendario è davvero infarcito di eventi. Siamo venuti a Varazze per lavorare a secco certo, ma anche per ricaricare la batterie e trascorrere qualche giorno al mare in un ambiente diverso da quello che abitualmente viviamo nel nostro lungo inverno agonistico. Primo giorno dedicato a lavori metabolici. Al mattino specifico su un circuito di una ventina di secondi per allenare la destrezza. Al pomeriggio lavoro a circuiti per la parte alta. Obiettivo della doppia seduta era tenere alte le pulsazioni».
Continua il coach azzurro: «Il secondo giorno al mattino forza gamba in palestra. Sala impegnato con la leg extension, anche per limitare il suo problema alla schiena, Gross invece alla prese con la pressa. Ci siamo concentrati su tre tipologie di contrazioni, ossia isometriche, concentrico eccentrico combinato, solo eccentrico. Pomeriggio invece più easy incentrato sullo scarico con il calcetto, calcio e l’uso della spikeball per equilibrio, coordinazione, velocità». Adesso Sestriere per la rifinitura sulla neve in vista di domenica.