E due: Marta Bassino campionessa mondiale in superG

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MÉRIBEL – E due. La medaglia d’oro in superG è al collo di Marta Bassino. E poco conta quel trentunesimo tempo nella parte iniziale, pagando mediamente dai tre decimi sino a 51 centesimi, il finale di gara di Marta è stato a dir poco perfetto e incredibile: pulita, sempre in spinta e soprattutto veloce, velocissima. Non aveva ancora vinto in superG in Coppa del Mondo, adesso è campionessa mondiale. Ha scelto il palcoscenico più prestigioso e importante per salire sul gradino più alto del podio di una disciplina che l’ha comunque più volte vista protagonista.

Un’altra medaglia d’oro in casa Italia, un Mondiale in rosa iniziato nel migliore dei modi. «Con questo quartetto sarebbe stato un problema il contrario: i distacchi parlano chiaro» ha detto a caldo Gianluca Rulfi, direttore tecnico dell’Italdonne. Momenti di grande tensione nel parterre. Quella luce continuava a essere verde per moltissime atlete. Marta ha tremato, ma con lei anche Davide Simoncelli e Gianluca Petrulli, che si sono messi in un angolo a guardare ogni singolo tempo, ogni singola atleta. Li guardiamo, con la mano ci dicono… dopo. Troppo presto per far festa. Hanno dovuto soffrire tutti fino alla discesa di Alice Robinson, che ha regalato spettacolo per tre quarti di gara prima di perdere nei curvoni finali, dove Marta Bassino ha fatto la differenza. «Sono felicissima, è stata un’ansia vedere le altre che scendevano dopo di me, perché in alto ho perso un’ora. Sotto penso di aver sciato bene» le prime parole di Bassino tra poco attesa in conferenza stampa.

Mikaela Shiffrin abbracciata dalla mamma ©Agence Zoom

Nulla da fare per Mikaela Shiffrin che pure era davanti sino a metà gara, ma poi ha dovuto cedere il passo nel finale, per poco, ma tanto basta: 11 centesimi. Un risultato che avvalora ancora di più la prestazione di una sontuosa Bassino. Bronzo per due: all’austriaca Cornelia Huetter e alla norvegese Kajsa Vickhoff Lie, stesso tempo a 33. E poi Ragnhild Mowinckel a 36, Lara Gut-Behrami a 37, Alice Robinson a 54.

Ottava Federica Brignone a 55, delusa per la sua prestazione dopo una manche non così perfetta. «Era più facile e la velocità meno elevata – dice -. Ho perso nel passaggio fondamentale, mi spiace non sono riuscita a fare la differenza. Sono molto delusa per come scio in superG». Sofia Goggia è undicesima a 76 centesimi («Una buona manche in vista della discesa»), quindicesima Elena Curtoni 1.01.

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