SAN VIGILIO DI MAREBBE – Sempre e solo Mikaela Shiffrin, semplicemente lei. Al comando dopo la prima manche, scia alla sua maniera, senza mai una minima incertezza anche nei tratti più difficili della seconda run, e va vincere con un margine importante, 82 centesimi, sulla norvegese Ragnhild Mowinckel, con terza Sara Hector ad oltre un secondo. Quarta Petra Vlhova, quinta Lar Gut-Behrami, divise da un centesimo. Mikaela Shiffrin è ancora una volta uno spettacolo da veder sciare, fa quello che vuole, parte forte, gestisce l’inizio del muro, trova il ritmo e va a spingere di nuovo nel tratto finale. Tanti applausi per l’84° successo della carriera, arrivato ventiquattro ore dopo aver fatto la storia e aver trascorso una giornata molto lungo. «Sono stanca» aveva detto questo mattina in albergo, ad alcuni ospiti che si sono congratulati con lei.
Tanto rammarico in casa Italia, che non riesce a trovare il podio nella seconda gara di Kronplatz. Federica Brignone era partita molto forte, poi errori un po’ di qua e un po’ di là, la voglia anche un po’ di strafare e recuperare. Finisce ottava, decisamente poco soddisfatta della giornata. «Oggi ero un po’ scarica di energie e mi sono resa conto di essere un po’ stanca, dopo tante gare in Italia – racconta -. Ci ho provato, sono partita forte nella seconda manche, ma ho fatto troppi errori. Per me era un po’ stretta, non mi sono adattata bene, anche se la pista è veramente bellissima».
Marta Bassino inciampa nel finale quando era sui tempi di Mowinckel ed è costretta ad alzare bianca. Esce, inforca violentemente il palo con la tibia sinistra. Non sembra essere così dolorante al traguardo, anche se sulla tuta da gara è visibile il segno dell’impatto. «Ho preso una bella botta inforcando. Oggi è andata male, ma rimango positiva, tengo il buono che sono riuscita ad esprimere».
Diciannovesima Asja Zenere, che risale di sette posizioni e che ritrova qualificazione e zona punti. Ritrova la qualificazione e la zona punti. «Altro passo importante, soprattutto perché mi sono trascinata per tempo il virus – dice -. Le gambe erano vuote, non arrivavo con grande fiducia a queste gare. La forma è calata e qualche dubbio c’era. Oggi era importante fare bene, mi sono chiesta di fare dei buoni parziali perché consapevoli di poterli fare. Ieri non ho avuto il giusto atteggiamento».
Altra gara in rimonta per Lara Colturi, trentesima dopo la prima manche, fa segnare il settimo tempo finisce di nuovo diciassettesima. Ora i suoi programmi sono in divenire, dopo tanti giorni c’è un po’ di stanchezza.