Il Chuenisbärgli è una lingua bianca che taglia di netto gli alpeggi verdi di Adelboden. Ma non è una pista per una gara di sci e basta: è un’arena insidiosissima dove i ragazzi lottano contro la forza centrifuga che infiamma i quadricipiti e contro le severe pendenze. E a dominare le onde bernesi è una coppia di norvegesi del 2000 di una classe immensa.
Capacità tecniche sopraffine e carattere, bravura e personalità schiaccianti per i giovani vichinghi: trionfa Lucas Braathen che, dopo aver chiuso in testa la prima frazione, eccolo salire sul gradino più alto del podio staccando il compagno di squadra Atle Lie McGrath di 71 centesimi. Si abbracciano al traguardo, non si staccano. Esultano, sono consapevoli di aver fatto qualcosa di straordinario. Giovani e vincenti, sopratutto un’immagine nuova, brillante, moderna per il Circo Bianco. Ci volevano.
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E ci voleva anche la fantastica seconda manche di Alex Vinatzer. Il gardenese, un anno in più di Pinheiro e Atle, dopo tre uscite non attacca a dovere il pendio svizzero per timore di non sbagliare ancora. Ci sta. Nella seconda è più sciolto: osa, prende un paio di rischi ed uno pazzesco sul muro, alla fine chiude ottimo quarto con lo stesso tempo dello svizzero Loic Meillard. Peccato per quel maledetto centesimo che nega il podio: infatti a 92 centesimi dalla testa della classifica ecco il tedesco Linus Strasser. La cosa più importante, nessuno aveva dubbi sia chiaro sulle sue capacità, è la questione del ritorno di Alex davanti. Sesta e settima piazza per l’Austria con Marco Schwarz e Manuel Feller. Ottava e nona per la Svizzera con Ramon Zenhaeusern e Marc Rochat, che con l’11° posto di Daniel Yule fanno un bel ruttato di squadra. A chiudere la top ten il francese Alexis Pinturault.
Recupera dalla 22a posizione alla 15a Stefano Gross, già quinto a Garmisch in grande rimonta. Sabo chiude con lo stesso tempo di Tommaso Sala, ottavo nella prima. Giuliano Razzoli 25°. Nella seconda manche non si erano qualificati Simon Maurberger e Matteo Canins, mentre out Tobias Kastlunger. E adesso il Circo bianco rimane in Svizzera: venerdì superG, sabato discesa e domenica slalom a Wengen.