Asja Zenere, lacrime di gioia a Sestriere: «Non mi sono mai arresa»

Ha pensato anche di mollare tutto, mettere da parte un sogno coltivato sin da bambina. Asja Zenere era già al settimo cielo dopo la prima manche del gigante di Sestriere. Ma c’era una seconda discesa che avrebbe potuto dare una ulteriore svolta alla sua carriera sugli sci. L’ha affrontata con il piglio di chi non vuole solo arrivare, ha recuperato anche una posizione. Undicesima alla terza di gara di Coppa del Mondo, lei che aveva debuttato solo alla fine della scorsa stagione.
Nelle interviste nel parterre si commuove, ripesando a quello che ha vissuto. «Ho fatto il mio percorso: c’è chi ci arriva prima, chi più lentamente».
Anche perché ne ha passate davvero tante: prima il crociato, poi al rientro, dopo ben nove mesi per complicazioni varie, il piatto tibiale e poi ancora la frattura dell’astragalo. Il tutto in appena due anni. Il rientro a febbraio, subito la Coppa Europa e l’esordio in Coppa del Mondo. Ma non le basta, cambia materiale e in questo avvio di stagione stravolge tutto: prima vittoria in Coppa Europa, primi punti (e che punti) in Coppa del Mondo. «Mi son detta devi provarci, perché questo potrebbe essere il tuo ultimo anno… Ci ho creduto io, ma ci hanno creduto in tanti, dalla mia famiglia ai miei allenatori, forse anche più di me». 
Questo risultato è un punto di ripartenza per la venticinquenne che dal Vicentino si è trasferita per amore nel Lecchese, adora andare a cavallo e giocare a scala 40.
«Lo spero, darò come sempre il massimo per ottenere gli obiettivi che mi sono posta». Con i piedi per terra perché.. «Adesso mi ributto in Coppa Europa, con i giganti di Pontedilegno, poi qualche Fis di discesa per riprendere confidenza con la velocità, perché mi piacerebbe lottare per la generale di Coppa Europa». Ma adesso la Coppa del Mondo non è più un’impresa impossibile.

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