Due medaglie, entrambe d’argento, per l’Italia nel gigante ai Giochi Paralimpici invernali di Pechino 2022.
Giacomo Bertagnolli e la sua guida Andrea Ravelli firmano la terza medaglia per l’Italia nella categoria Vision Impaired. Al comando al termine della prima manche, hanno chiuso la seconda alle spalle degli austriaci Johannes Aigner e Matteo Fleischmann, mentre in terza posizione si sono piazzati gli slovacchi Miroslav Haraus e Maros Hudik.
«Sono un po’ dispiaciuto, puntavo all’oro – ha dichiarato Bertagnolli a fine gara – ma non si può sempre vincere, per questo bisogna mettersi a lavorare per fare sempre meglio: solo così posso pensare di riprendermi quello che oggi ho lasciato. Abbiamo disputato due belle manche ma loro sono stati più bravi: prenderemo questa gara come insegnamento per il futuro, vuol dire che qualcosa abbiamo sbagliato. È comunque una medaglia d’argento e non bisogna lamentarsi. Sono migliorato tanto, ma gli altri hanno fatto come me se non di più. Con Aigner sarà una sfida aperta da qui fino a Milano-Cortina. Le gare si vincono se tiri fino in fondo: ora testa allo slalom, dove vogliamo fare bene».
«Aigner ha fatto una bellissima prova anche al di sopra delle aspettative – ha ammesso Andrea Ravelli – hanno messo una marcia in più per recuperare. Dal canto nostro, dobbiamo continuare ad allenarci per non lasciare, in futuro, nulla al caso».
La quarta medaglia per l’Italia arriva da Renè De Silvestro, nella categoria Sitting: terzo al termine della prima manche, recupera una posizione nella seconda ed è argento alle spalle del norvegese Jesper Pedersen.
«Un’emozione indescrivibile – confessa De Silvestro – questa medaglia significa molto per me, vuol dire che sono migliorato tanto rispetto a PyeongChang. Dopo la prima manche ero piuttosto deluso, ho cercato di riscattamri nella seconda e ho spinto al massimo. Sapevo che sarebbe stato molto difficile recuperare sui primi due quindi non ho rischiato tutto. Mi è dispiaciuto per Jeroen Kampschreur (secondo a metà gara), lo ammiro molto e non meritava di cadere. Questo è un risultato che ripaga di tanti sacrifici: finalmente sono riuscito a regalare qualcosa a chi mi guarda, alla mia famiglia, al mio allenatore a casa, ai miei amici».
Un po’ di rammarico, nella categoria Standing, per Federico Pelizzari che si è fermato ai piedi del podio, terminando al quarto. Ventunesimo posto per l’altro azzurro in gara, Davide Bendotti. La gara è stata vinta dal finlandese Santeri Kiiveri, davanti allo statunitense Thomas Charles Walsh e al francese Arthur Bauchet. «Sono amareggiato – spiega Bendotti – quest’anno ho fatto due quarti posti sempre in gigante ma è tutta la stagione che sto tra i top five e sicuramente le basi per ripartire ci sono, mi manca quel piccolo passetto in più per non fare errori. Oggi, ho commesso un errore nella parte iniziale della prima manche che alla fine ho pagato. Ho preso molti rischi ma io scio sempre al massimo e quando si rischia è difficile fare la manche perfetta».