I colleghi austriaci non erano poi così sorpresi dal secondo posto di Raphael Haaser, Raphi è ancora giovane per la discesa, ma per il superG e anche per il gigante è pronto. Già a Saalbach nella stagione scorsa era arrivato vicino al podio (quarto), in questa aveva debuttato a Sölden solo dopo aver vinto la selezione interna. Più Coppa Europa che Coppa del Mondo: secondo per due anni nella overall (nel 2020 e nel 2021), primo in quella di superG due anni fa. Nell’opening non aveva finito la prima manche, ma a Beaver Creek in superG aveva chiuso in crescita, prima undicesimo e poi ottavo. Sempre in superG.
La sua amica del cuore quando ha visto gli orsacchiotti che consegnavano sul traguardo ne voleva uno e lui l’ha accontentata. Per la gioia anche di papà René che dopo aver visto la figlia più grande Ricarda nel gigante di Lienz si è messo in macchina in direzione di Bormio per la prova del più piccolo Haaser, e alla fine si è ritrovato con gli occhi lucidi vedendolo per la prima volta sul podio. 24 anni, tirolese, mai troppo espansivo, tanto che è rimasto senza parole nelle interviste del dopo gara (in fondo il suo idolo sportivo è Kimi Räikkönen…), gioca a golf, cammina sulle sue montagne nel tempo libero. E in vacanza prende la bicicletta in Sardegna. Meglio se da solo.