Il punto tecnico sul gigante di Beaver Creek

Marcel Hirscher stupisce tutti e torna alla vittoria a pochi mesi da un infortunio che altri atleti avrebbero recuperato in tempi certamente più lunghi. E’ lui il primo ad essere sorpreso: «I medici mi avevano detto che ci sarebbe voluto più tempo per tornare ai vertici. Invece sono già al top ed il fatto di aver vinto davanti a Ligety mi dà enorme soddisfazione», ha dichiarato ai microfoni della televisione austriaca ORF. Due manche tirate al massimo, senza particolari sbavature e con tempismi e traiettorie perfetti. Ted Ligety non è certo rimasto a guardare. All’ultimo rilevamento della seconda manche, un leggero vantaggio lasciava credere che anche questa volta sarebbe stato lui il re del gigante. Invece, un paio di porte sull’ultimo muro lo hanno tradito, causa le traiettorie troppo dirette, che lo hanno portato in ritardo di linea a fine curva. Tanto è bastato per relegarlo in seconda posizione, comunque davanti al resto del mondo e con possibilità di rivincita tra soli due giorni sulla stessa pista. Due le sorprese di giornata: Fritz Dopfer, tedesco di origini austriache, e il finlandese Marcus Sandell, definitivamente recuperato dal grave infortunio del 2009. Un’interpretazione di gara simile tra i due: la Birds of Prey non è certo una pista ideale per lo slalom gigante ed è fondamentale trovare il giusto compromesso tra fluidità d’azione e precisione di linea. Entrambi hanno raggiunto l’obiettivo, grazie a traiettorie di curva brevi e a tempo, lasciando sempre correre lo sci con movimenti fluidi ed essenziali.

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