Come saranno i primi allenamenti degli azzurri al tempo del covid-19?

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Come saranno questi primi allenamenti degli azzurri al tempo del covid-19, secondo le linee guida della Fisi? Il protocollo definitivo della federazione è stato consegnato direttamente agli atleti e ai tecnici coinvolti in questa prima fase: un elenco lungo e dettagliato su cosa fare e non fare; un protocollo che poi verrà ripreso e ufficializzato per tutti i tesserati.
Vediamo allora qualche punto. Prima di tutto gli spostamenti: preferibile ogni atleta con la propria auto, massimo due persone distanziate e con mascherina. Stesso discorso per gli allenatori con i pulmini, qui al massimo in tre, sempre che si possano mantenere le distanze. Dopo autocertificazione sull’idoneità sportiva, ovviamente soprattutto con riferimento all’infezione da Sars-Cov-2, al Livrio tutti in camere singole; si farà a turno per i pasti con posti assegnati per rispettare le distanze anche a tavola.
E per salire al Livrio, sempre distanze di due metri in funivia, sempre con mascherina, ognuno responsabile del proprio bagaglio personale. Sulle ancore del ghiacciaio si sale da soli, in caso di ‘coda’ distanza di due metri e con mascherina. In pratica la mascherina si toglierà solamente nel momento della discesa. Distanziamento anche tra allenatori, e per le correzioni agli atleti meglio se fatte solo via radio. E quelle video saranno sempre ‘a distanza’ e con mascherina. Il presidente Roda ha parlato di un covid-manager che sarà incaricato di controllare il rispetto delle regole, delle distanze, ma anche di misurare la temperatura degli atleti prima e dopo le sessioni di training (crediamo che in questa fase sia lo stesso direttore sportivo Massimo Rinaldi). Regole in pista e anche in ski-room: gli spazi al Livrio sono ampi, ma anche in questo caso si andrà a turnazione, ovviamente con il ‘classico’ distanziamento.

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