Cortina 2021: Quell’accelerazione che cerca un perché (analisi)

«Chiederemo che i Mondiali di Cortina vengano spostati al 2022». La notizia che nessuno si aspettava è piombata in una domenica sera di metà maggio, negli studi Rai di Fabio Fazio. Il nessuno si aspettava è riferito alla dichiarazione di Giovanni Malagò, presidente del Coni, che ha parlato proprio ieri sera. In realtà tutte le parti coinvolte è da tempo che stanno lavorando su un posticipo, ma non avevano ancora fatto trapelare nulla. Si sarebbe aspettato il consiglio Fis di oggi per poi effettuare una prima comunicazione sull’esito. Invece il numero uno dello sport in Italia ha preceduto tutti, forse a seguito di un’accelerazione arrivata all’ultimo da qualche parte. C’è una certezza: tutti i protagonisti coinvolti sono d’accordo e compatti sulla scelta di posticipare, ma per quale motivo? Per questioni economiche? Per paura di una nuova ondata? Per le difficoltà di gestire l’afflusso di addetti ai lavori e spettatori? Per salvare lo spettacolo?

©Pentaphoto

E poi perché è arrivata così presto questa richiesta? In fondo siamo “solo” a metà maggio. Sembra essere prevalsa l’idea di anticipare i tempi e proporre una soluzione, anziché arrivare magari a ottobre, avere forse ancora più problemi e dover prendere decisioni che avrebbero forse costi maggiori. E così si è cercato di giocare d’anticipo, consapevoli anche dei tempi Fis e del calendario dei consigli federali.

Federica Brignone ©Agence Zoom

Giampietro Ghedina, sindaco di Cortina d’Ampezzo, questa mattina sui social ha dichiarato: «Abbiamo verificato la possibilità di spostare di un anno i mondiali di sci di Cortina d’Ampezzo al fine di assicurare la sicurezza degli atleti e poter garantire un evento con il pubblico; sarebbero tanti i rischi se la pandemia dovesse riprendere il prossimo autunno – scrive -. Cortina merita e vuole ospitare questo evento sportivo internazionale nelle migliori condizioni possibili, con tutto l’entusiasmo, il lavoro, l’impegno e la soddisfazione che i mondiali di sci debbono avere». Ha parlato anche il governatore Luca Zaia che ha detto: «Non è una sconfitta ma c’è volontà di investire bene. La situazione che a noi sembra meno rischiosa è rappresentata dal permesso di poter spostare i Mondiali al 2022». 

Christof Innerhofer ©Fisi/Pentaphoto

I Mondiali a Cortina, nel cuore delle Dolomiti, non possono essere fatti a metà o con il rischio di essere stravolti. Meritano di essere un grande evento, anche in vista di Milano-Cortina 2026. Gli scenari del futuro potrebbero essere i più svariati e solo il consiglio di oggi potrà dare delle risposte. O magari rinviare. Al momento è stato ipotizzato un 2022 carico con Olimpiadi a febbraio e Mondiali a marzo. Fa strano, lo ammettiamo, e proviamo a spiegare perché. 

Dominik Paris ©Agence Zoom

Due grandi eventi così ravvicinati sono davvero difficili da immaginare, di solito prima dei Giochi sono necessari i test event, che si sarebbero dovuti svolgere quest’anno e che sono stati annullati. Se stessimo parlando di località abituate alla Coppa del Mondo, forse non ci sarebbero tutti questi problemi, ma siccome è tutto stato costruito da zero, sarà fondamentale provare, capire e rodare l’organizzazione. E se non si è provato quest’anno e non si proverà l’anno prossimo, ci sarà comunque semaforo verde per Pechino 2022? Oppure questa accelerazione è arrivata dopo che sono circolate nuove indicazioni Cio su un possibile posticipo di Pechino? Un po’ come fatto per quelle estive di Tokyo?

©Agence Zoom

L’Italia ha portato questa richiesta alla Fis, il consiglio deve votare esattamente come ha fatto qualche mese fa per le Finali di Cortina. In un periodo dove Gian Franco Kasper è pronto ai saluti e si stanno facendo le prime manovre per le elezioni, tutto può succedere. Anche qualche giochetto. Accetteranno? Ci saranno schieramenti? Si andrà di nuovo per le lunghe? Slitterà tutto, compresi i Mondiali 2023? Verrà presa una decisione unanime perché la pandemia oggi è sotto gli occhi di tutti?

Sofia Goggia

Tante domande ancora senza risposta, certo è che i calendari sono pronti a subire un grande scossone. Perché, senza i Mondiali a febbraio, Cortina ritornerà a organizzare la sua classica tappa di Coppa del Mondo a gennaio? Punterà a fare nel 2021 le Finali saltate quest’anno? I regolamenti dicono che le Finali non si recuperano… Le notizie di quest’ultimo periodo ci insegnano anche che il passato è storia. E che il presente dovrà essere fatto di flessibilità, se si vuole salvare il sistema. Lo ha detto chiaramente anche la Fis.

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