Gli austriaci sui ghiacciai austriaci, gli svizzeri su quelli svizzeri, gli azzurri allo Stelvio e i francesi su quelli francesi. Questa un po’ in sintesi quello che accadrà a giugno. Vedremo poi nei mesi successivi se la situazione cambierà. Oggi la Commissione europea ha fornito una guida su come riprendere a viaggiare in modo sicuro e responsabile tra i paesi europei, ma al momento le frontiere sono chiuse (come sono sempre validi i divieti tra le regioni italiane…) e solo nelle prossime settimane anche su questo aspetto ne sapremo di più.
In tutti i paesi si stanno aprendo le possibilità degli allenamenti per gli sportivi, professionisti e non. Gli austriaci sono già saliti sulla neve, sul ghiacciaio di Kaunertaler, gli svizzeri dovrebbe avere il via libera definitivo anche per salire in ghiacciaio dopo le decisioni del governo federale elvetico di fine mese. La Fisi ha prenotato lo Stelvio per giugno in esclusiva, già dal primo del mese potrebbero salire al Livrio le prime squadre. Anche in Francia si stanno allentando le pressioni: via libera all’attività sportiva da questa settimana, dal 18 maggio per il mondo degli sport invernali dovrebbe riaprire il centro federale ad Albertville a pieno regime dalla settimana successiva. E si spera poi di salire sulla neve a giugno. Tutti un po’ con le stesse limitazioni: distanze, sanificazione, test…
Capitolo ghiacciai, allora. Partiamo sempre dall’Austria, pronta a riaprire: Hintertux conferma il 29 maggio, stessa data per Kaunertaler, Mölltaler il 6 giugno. In Svizzera, come detto si aspetta la decisione del consiglio federale del 27 aprile: al momento tutto chiuso sino all’8 giugno, stesso copione per Saas-Fee che si prepara per il 13 giugno. Anche in Francia la situazione sembra sbloccarsi e allora Les Deux Alpes potrebbe aprire il 6 e 7 giugno, poi il week-end successivo e quindi dal 20 giugno al 30 agosto; sempre il 6 giugno impianti aperti al Grand Pisaillas di Val d’Isère (sino all’11 luglio), mentre Tignes pronta per il 20 giugno. In Italia prepara la partenza lo Stelvio, la Val Senales ha già detto che tutto sarà rinviato a settembre.
Date ufficiali o ufficiose? Chissà. E poi se le trasferte oltreoceano non si faranno (e la Svizzera ha già detto che non le faranno…) la priorità sarà data alle Nazionali di casa. Al massimo a qualche squadra di Comitato. Ci sembra difficile immaginare di vedere un pulmino di ragazzi di uno sci club partire per Les Deux Alpes o Hintertux, anche quando ci sarà il via libera per le trasferte all’estero.
Sperando di sbagliarci ma solo perché la situazione del Covid-19 sarà davvero sotto controllo. Altrimenti che senso avrebbe per loro?