Nel centro congressi di Losanna l’attesa cresce. Le delegazioni di Milano-Cortina le riconosci subito: se la divisa blu è d’ordinanza per tutti, al polso sventola il tricolore o la croce scandinava. Il gruppo italiano è appena uscito dall’ultima presentazione vis-à-vis con il Cio. Ci sono tutti, Malagò, Pancalli, Giorgetti, Sala, Ghedina, Zaia, Fontana; alle 14 per la presentazione finale ci sarà anche il premier Conte. Al botta e risposta con la stampa i temi sono soprattutto la situazione economica italiana e i trasporti, e poi la sostenibilità ambientale, visto che le altre nazioni alpine hanno tutte bocciato il progetto olimpico. Tutti, come non potrebbe essere diversamente, sono concordi: una grande opportunità non solo per Milano e Cortina. Opportunità è quasi come un mantra. Strade, stadio di Milano, la pista del bob a Cortina: tutto sembra superabile per la politica italiana. La Svezia ribadisce che loro sono più affidabili, gli italiani rispondono che soldi ci sono, garantito, siamo nella regioni più ricche d’Europa, si sottolinea. Si porta ad esempio il successo dell’Expo milanese, lo studio di tre Università, si ribadisce che non c’è un problema politico, perché anche le opposizioni se non sostengono, almeno non boicottano la candidatura, perché il consenso popolare a Milano e Cortina e un po’ in tutta l’Italia (fatto di sondaggi e non di referendum, però) è al massimo. Un delegato del Coni risponde al telefono: è andata bene, incrociamo le dita.
I VOTI – Alle 16 si vota e ne servono 42 di voti per Milano-Cortina: non votano i rappresentanti italiani (tre) e svedesi (due) del Cio, il presidente Bach ha deciso di astenersi. Alla fine sono in 82 quelli che decideranno dove andranno in scena i Giochi Olimpici del 2026: basta la maggioranza, il 50% +1. C’è Sofia Goggia, Arianna Fontana e Federico Pellegrino, il presidente della Fisi, Roda, ma ci sono anche tanti volti dello sport italiano pronti a chiedere appoggio ai loro amici sportivi (nel senso che arrivano dallo stesso sport), da Marcello Lippi, ad Abbagnale, Montano, Rossi, per citare quelli che abbiamo incrociato. Adesso viene il bello.