Nella bolgia festante di Adelboden ecco l’ennesima perla di sua maestà Marcel Hirscher: il sette volte vincitore della Coppa del Mondo overall doma il Chuenisbärgli risalendo dalla seconda pozione dopo la prima manche. La seconda sessione, partita 45 minuti di ritardo a causa della nebbia nella parte alta del tracciato, è stata una cavalcata vincente del fuoriclasse salisburghese. Sul podio del gigante elvetico ci sono il norvegese Henrik Kristoffersen distanziato di 71 centesimi e il francese Thomas Fanara di un secondo e quattro. L’altro transalpino, Alexis Pinturault, terzo dopo la prima manche, perde il podio e scivola al quarto posto. Quinto lo sloveno Jan Kranec, sesto lo stunitense Tommy Ford.
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MAURBERGER UNICA NOTA LIETA AZZURRA – E l’Italia? Tribola sulle nevi bernesi. Il sesto gigante della stagione non è positivo. Continua al striscia negativa della Serra Armada, o meglio, continua da oltre due anni un periodo dove fra le porte larghe (e anche in slalom) non si vede il podio da parte delle compagini azzurre. Sembra non fare più notizia questa situazione, ma è necessario correre ai ripari perché una nazione come l’Italia non può permettersi questo andamento nelle discipline tecniche. Luca De Aliprandini varrebbe anche il podio visto alcune prestazioni passate, ma anche oggi brilla a metà: il tentino chiude tredicesimo. L’unica nota lieta azzurra è la quindicesima piazza di Simon Maurberger: l’altoatesino della Valle Aurina si qualifica in slalom in Coppa del Mondo, vince in Coppa Europa con margine dimostrando grande solidità, inoltre oggi recupera cinque posizioni dopo la prima manche terminando quindicesimo. Bravo. Ventiquattresimo Manfred Moelgg, davanti appena a Riccardo Tonetti. Non si erano qualificati nella prima manche Giovanni Borsotti, Giulio Bosca e l’esordiente Giulio Zuccarini. Era deragliato invece Andrea Ballerin. Domani slalom ad Adelboden. Speriamo meglio per i nostri colori.
ECCO DE ALIPRANDINI – Ci fa sapere Luca De Aliprandini al termine della gara: «In allenamento non riesco ad esprimermi al meglio, faccio fatica. In questo modo in gara vado bene solo a pezzi. Tuttavia sto lavorando per essere ancora davanti, non mi accontento certamente di un tredicesimo posto ma cerco di prendere il positivo anche perché nella prima manche ho patito la scarsa visibilità».