Salti mortali per gli organizzatori di Courchevel per mettere in piedi lo slalom di sabato mattina e soprattutto trattare la pista. La neve di venerdì si è trasformata in pioggia, arrivando anche a 2400 metri! Alle 10.30 non piove più, anzi spunta anche il sole (almeno per le prime), un grado in partenza e una umidità del 95%. 60 porte, regolari, disegnate da Fabrizio Martin.
LA GARA – Tanto per cambiare comanda Mikaela Shiffrin, ma questa volta il margine è di soli 4 centesimi su Petra Vlhova. E vicina è anche Bernadette Schild a 26. Wendy Holdener è quarta a 55, Frida Hansdotter (che pure è stata la migliore nella prima parte di gara) sesta a 74. Sotto il secondo anche Nina Haver-Loeseth a 96.
Chiara Costazza chiude ottava, ma il margine sale già a 1.26. Ha trovato la pista con i primi segni, non ha commessi grossi errori, ma non è mai riuscita a cambiare ritmo. «Sono stata un po’ troppo trattenuta e mi sono un po’ addormentata sul piano finale», le sue parole all’arrivo. Irene Curtoni chiude a 2.47. «Non riesco a fare quello che vorrei, non riesco a fidarmi delle mie gambe».
Con il 32 tocca a Federica Brignone. Il tempo comunque si può fare: dodicesima la norvegese Holtmann con il pettorale 30, subito dietro le connazionali Lysdahl (con il 26) e Skjoeld (con il 20). Ma la valdostana inforca quasi subito. Senza paura Lara Dalla Mea con il 43, ma è fuori dalla qualifica per trenta centesimi.
Seconda manche alle 13.30.
La classifica della prima manche