I tifosi austriaci iniziano ad intasare Schladming e invadere parterre e bordo pista. Bevono, cantano, mostrano i vessilli, nascondono i fumogeni sotto le giacche e in fondo agli zaini. D’altronde c’è la Nacht Slalom, la notte dello slalom per antomomasia. In questo angolo di Stiria c’è voglia di riscatto: dopo un dominio incontrastato, due giorni fa Re Marcel Hirscher è caduto ai piedi di Henrik Kristoffersen. A Kitzbuehel un secondo il distacco fra i due, così i tifosi biancorossi sembrano un po’ irritati. Insomma, la voglia di sbarazzarsi del terribile folletto scandinavo è parecchia. Hirscher o un austriaco, l’importante è trionfare nella magica notte della Planai. «50.000 tifosi aspettano la vittoria di un atleta di casa», scrive oggi il Kronen Zeitung, uno dei quotidiani più celebri in terra d’Austria. E ovviamente in prima pagina il catino festante della Planai e Hirscher.
STADIO – Entrare nella zona gara, se non sei accreditato team e media, è davvero complicato. Per evitare agguati di facinorosi e anche per motivi di sicurezza, ovunque ci sono cancelli e transenne. E sopratutto controlli, ad opera di una presenza ingente di poliziotti e addetti alla sicurezza privati. Sembra di essere fuori dal Meazza o dall’Olimpico per un partita di cartello. Ci sono anche i bagarini, mentre fuori dagli accessi della zona gara i tifosi finiscono di scolarsi le bottiglie di birra e divorare wurstel imbrattati di salse.
CASA ITALIA – Intanto siamo stati nell’albergo degli azzurri prima della rifinitura e della ricognizione. Un’atmosfera surreale, si aspetta con ansia e trepidazione l’ultimo slalom prima delle Olimpiadi coreane. Solo Manfred Moelgg (al via con il numero 1) e Stefano Gross (3), fra l’altro decisamente sotto le aspettive fino ad oggi, le uniche certezze per l’appuntamento coreano fra le porte strette. E poi ci sarebbe Riccardo Tonetti, oggi assente per preparare l’appuntamento di domenica in gigante a Garmisch, in forza del fatto che alle Olimpiadi disputerà gigante e combinata. Ci sarebbe un quarto posto che balla, ma se due azzurri oltre a Gross e Moelgg lasciassero il segno questa notte allora possono guadagnarselo entrambi. Dura, staremo a vedere. Fra esercizi di attivazione muscolare sulla cyclette e circuiti, la mattinata è trascorsa velocemente. Fra i sette azzurri in cerca di gloria in Stiria ci sono due vecchi leoni che sognano il colpaccio.
RAZZOLI E THALER – Giuliano Razzoli partirà con il 64. Davvero indietro, ma nonostante un periodo davvero difficile e con il morale sotto i tacchi, cerca il miracolo: «Ogni gara lotto, io ci credo ancora…». C’è anche il ‘nonno di Sarntal’: rimane appiccicato ai top 30 Patrick Thaler, che fa davvero una fatica bestiale con il cambio dei materiali. Parla poco alla vigilia Thali, aspetta il verdetto finale della Planai. Alle 17.45 c’è un’altra gara nella gara: la lotta di Hirscher e degli slalomisti austriaci contro Kristoffersen sostenuti da 50.000 ultras scatenati da una parte, poi la gara dei nostri ragazzi che cercheranno di salire sull’ultimo treno… meglio, aereo per la Corea.