Anche quest’anno, grande spettacolo per lo slalom di Wengen. La pista la conosciamo tutti, insidiosa ad ogni curva, piena di ondulazioni e cambi di ritmo obbligati per via della conformazione del terreno, con pendenze importanti. In questa edizione ci si è messo anche il manto nevoso, estremamente compatto, a tratti ghiacciato, specialmente nella prima manche. Insomma, tutti ingredienti all’altezza di una gara di Coppa del Mondo, senza però che tutti gli atleti fossero all’altezza della pista. Per la prima volta in questa stagione infatti, sono in molti a non concludere la prima frazione e solo 23 in zona punti a fine gara.
HIRSCHER PADRONE COME SEMPRE – Il protagonista assoluto, neanche a dirlo, è sempre lui, Marcel Hirscher. Inarrivabile anche questa volta, vince con un distacco importante e conferma lo strapotere che ormai sembra routine. Il 53° successo in carriera è l’ennesima dimostrazione di forza, sicurezza, consapevolezza e freddezza. Questa volta vince senza sbagliare e il distacco lo conferma. Impressiona la sua stabilità, la capacità di rimanere sempre centrale e con i tempismi esecutivi perfetti. Oggi non è stato necessario ricorrere a recuperi impossibili, tutto è andato secondo programmi e sinceramente, non troviamo più aggettivi per descrivere questo enorme campione.
KRISTOFFERSEN – E Henrik Kristoffersen? Cosa dire di un altro campione fortissimo che non esce quasi mai e soprattutto è stabilmente sul podio. Una considerazione che verrebbe da fare è la seguente: è un atleta sfortunato. Può arrabbiarsi, può sorridere, può accettare il risultato, ma allo stato attuale lotta costantemente per il secondo posto. Tra qualche anno ci si potrebbe trovare a dire che ha vissuto una carriera all’ombra di Marcel Hirscher, senza magari vincere una Coppa del Mondo generale, sicuramente meritata in un’altra era. Tutte supposizioni ovviamente, in questo sport le smentite sono all’ordine del giorno, ma lo scenario attuale porta a pensare questo, non tanto per l’invidiabile rendimento del norvegese, ma per la netta e costante supremazia di Hirscher, difficile da scalfire.
FIDUCIA IN GROSS E MOELGG – Per tutti gli altri, al momento resta la lotta per il podio, con la speranza di qualche passo falso dei due principali protagonisti. Tra questi ci mettiamo senza dubbio Stefano Gross e Manfred Moelgg. Le due punte azzurre devono ancora dimostrare il loro valore effettivo in questa stagione, ma va detto che se non sono soddisfatti del loro rendimento, stiamo pur sempre parlando di piazzamenti importanti e non manca molto per tornare in lotta per il podio. Non dubitiamo della loro convinzione e capacità tecniche. Altre due classiche dello slalom sono già alle porte e siamo sicuri che non mancherà battaglia.
UN FUORI TEMA CHE CI STA – L’ultima considerazione, fuori tema, riguarda la splendida tripletta azzurra nella discesa di Bad Kleinkirchheim. Un risultato stupendo e storico, in una gara vera, estremamente difficile per lo sci femminile. Al di là di ogni discorso tecnico, è stato un trionfo costruito con enorme coraggio. Complimenti!