Ski & Ice College: quando studente fa rima con atleta

La voglia di supportare lo sport è sempre stata nelle corde della Scuola Ladina di Fassa, anche prima del varo della legge nazionale n. 166 del 2002, che ha creato le basi per la costruzione di uno Ski College in Val di Fassa. Un progetto nato nel 2002 grazie alla sensibilità del corpo docenti, che aveva percepito, attraverso atleti ed ex alunni come Chiara Costazza e Stefano Gross, la necessità di supportare in maniera elastica e completa il percorso di studi degli sportivi. La legge 166, nata da un accordo tra MIUR e FISI, ha consentito alla scuola di dare vita a un programma e a un’organizzazione ad hoc al fine di accompagnare sportivi di alto livello tra i banchi di scuola e sulle piste da sci.
«Da sempre la nostra linea guida è quella di sostenere lo sport giovanile, grazie a una serie di iniziative e rapporti specifici che consentono al ragazzo di conciliare l’aspetto agonistico con quello scolastico – spiega Mirella Florian, dirigente scolastico dal 2008 -. Ho iniziato da insegnante in questa scuola e oggi da responsabile osservo una volontà da parte di tutti di valorizzare questa realtà».


Dopo un triennio il progetto è stato ‘adottato’ dalla Provincia Autonoma di Trento. «Si tratta di un supporto fondamentale per la nostra esistenza. Per fortuna eravamo sostenuti già negli anni del governo provinciale di Lorenzo Dellai. Adesso Ugo Rossi, che ha la delega all’Istruzione, prosegue con questa tradizione. Ci tengo a sottolineare che senza l’ente pubblico non si potrebbe proseguire».
L’istituto per la gestione del progetto Ski & Ice College collabora con alcune società sportive, che vengono indicate dalla FISI e FISG Trentino. Ogni disciplina ha un riferimento e per quanto riguarda lo sci alpino è lo Ski Team Fassa a coordinare l’attività. Da precisare, inoltre, che rispetto ad altri college, qui l’atleta può restare tesserato per la società di appartenenza anche durante il percorso scolastico.
«È vero, forse per farci pubblicità sarebbe più utile inserire il nostro nome e vederlo sulle classifiche e sui documenti, ci regalerebbe forse una visibilità maggiore – ha proseguito la dirigente -. Allo stesso tempo non vogliamo togliere i ragazzi alle società, che hanno un ruolo fondamentale, perché sono il braccio operativo sportivo».


Per lo snowboard la società di riferimento è l’US Monti Pallidi di Moena, per le discipline nordiche l’US Dolomitica di Predazzo. In totale sono otto le offerte sportive, che corrispondono ad altrettante discipline che è in grado di proporre l’Istituto trentino: sci alpino, sci fondo, salto e combinata nordica, snowboard, freestyle ski, sci alpinismo, hockey e pattinaggio artistico.
Oltre alle tasse scolastiche, per aderire al progetto bisogna versare una quota di iscrizione, che viene quantificata di anno in anno. Come indirizzi scolastici gli studenti – atleti possono scegliere tra il liceo scientifico, liceo artistico (design e arti figurative) e liceo linguistico e ogni ragazzo può contare su Stefano Ellecosta, professore di educazione fisica, che da due anni, in sostituzione della professoressa Micaela Valentino, prezioso riferimento fino al 2016, ricopre il ruolo di coordinatore scolastico, un importante filtro fra il gruppo docenti e lo staff tecnico. «I ragazzi che scelgono lo Ski & Ice College sono inseriti in classi tradizionali – racconta Ellecosta -. Il mio compito è quello di concedere i permessi per anticipare le uscite e per andare a sciare, preparare le trasferte nel periodo autunnale e confrontarmi con lo staff dello sci club e con i docenti per ottimizzare ogni singolo aspetto».
Quando i ragazzi sono in pista possono usufruire di una piattaforma digitale di e-learning per rimanere aggiornati e comunque avere sempre chiaro il programma che si sta svolgendo in classe. Ogni studente – atleta può contare sulla presenza di un tutor scolastico, che viene assegnato all’interno del consiglio di classe e che lo accompagna nel percorso scolastico – sportivo.


Un’importante innovazione riguarda la possibilità di allenarsi con gli sci anche al mattino nel periodo invernale. «In questo modo l’offerta è ancora più focalizzata su un’attività sportiva di alto livello». Sono quasi ottanta gli atleti che hanno scelto il progetto scuola-sport, una cinquantina in particolare lo sci alpino. «Non tutti sono fassani o trentini, abbiamo diversi studenti che arrivano da altre regioni d’Italia».
La grande novità riguarda però il sistema di tutor che controlla i ragazzi per l’intera giornata. «Per quanto riguarda il convitto ci appoggiamo a una struttura alberghiera, l’Hotel Aida a Pozza di Fassa. All’interno, oltre alla sala studio, ci sono spazi allestiti a skiroom e deposito del materiale e l’offerta formativa è completata dalla presenza di educatori dell’Associazione Evo, che assicura una sorveglianza anche nelle ore notturne: un servizio utile per lasciare tranquille le famiglie» precisa Ellecosta.
Un pacchetto davvero completo, quello proposto dallo Ski & Ice College: «Ci prendiamo cura tutto il giorno dei nostri ragazzi – conclude -.
La cosa più bella è vedere nei pochissimi momenti liberi, tecnici, preparatori atletici e tutor sempre a confronto e in dialogo».

VERONICA GANDINI

“ESSERE DONNA?
UNO STIMOLO MAGGIORE”

È importante essere istruttrice per fare l’allenatore nella categoria Giovani?
«Certo, non ti fa tralasciare la parte più addestrante e i fondamentali tecnici che sono utilissimi nello sviluppo del gesto di alto livello. Inoltre si ha più dimestichezza nel linguaggio tecnico e nella gestione dei rapporti a mio giudizio».

Ti crea problemi essere fra le poche donne allenatrici?
«No, anzi, mi dà stimoli maggiori e la consapevolezza di avere in certi ambiti una marcia in più. Fra donne ci si capisce meglio».

Cosa pensi dell’abbandono precoce nella categoria Giovani?
«Nelle categorie Children si tende a caricare di troppe aspettative i ragazzi e anche il corso maestri a 18 anni potrebbe essere rivisto. Dopo gli Aspiranti in tanti vogliono accedere alla selezione, forse dovremmo cambiare qualcosa».

Chi segui allo Ski College Fassa?
«Inizio il settimo anno e seguo il settore femminile, siamo uno dei pochi team che cura in modo diverso uomini e donne. Inoltre è l’unico gruppo che unisce gli atleti dello Ski College e dello Ski Team Fassa, alleno Monica Zanoner, che fa parte anche del Comitato Trentino, Silvia Lastei, Martina Costazza, Lavinia Marinozzi, Anastasia Rasom e Silvia Bonacci».

Riesci ugualmente a gestire il gruppo?
«Sarebbe meglio fossero tutte al College, anche perché quest’ultima struttura permette di fare allenamenti specifici anche in settimana».

Articolo tratto da Race ski magazine 146 di novembre 2017. Se vuoi acquistare la copia o abbonarti visita il nostro sito.

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