La situazione tra Corea del Nord e Usa si fa sempre più calda e il pensiero vola subito al prossimo febbraio, quando dal 9 al 25 sono in programma i Giochi Invernali in Corea del Sud. Pyeongchang sarà il centro dell’evento, ma la Corea del Nord è a un passo, a meno di 100 chilometri. Dunque cresce la preoccupazione per la rassegna a cinque cerchi, così come salgono i toni tra Usa e Corea del Nord.
LA SICUREZZA – Iniziano a muoversi anche i Comitati Olimpici Nazionali e a puntare il dito sulla sicurezza. I primi a farlo sono stati tre Paesi non proprio ininfluenti. Francia, Germania e Austria sono pronte a fare un passo indietro e a dire no ai Giochi 2018. È stata piuttosto chiara Laura Flessel, ministro dello sport francese che ha rilasciato un’intervista alla radio RTL. «Non metteremo mai in pericolo il nostro team francese – dice -. Se non dovessimo arrivare ad avere un buon livello di sicurezza, la nostra squadra rimarrà qui. Siamo al corrente su tutto e insieme al ministro degli Affari Esteri stiamo continuando a guardare e analizzare la situazione». Di pari passo anche la Germania che dichiara «che la possibilità di annullare la missione olimpica sarà valutata per tempo dal governo», così come l’Austria.
IL CIO – Il Comitato Olimpico Internazionale, per voce del suo presidente Thomas Bach, si dice tranquillo per la situazione. «Siamo in contatto con le autorità e i leader dei governi coinvolti, non ci sono dubbi sui Giochi». Arriva la risposta anche del Comitato Olimpico Francese che dice: «Il CIO segue attentamente il dossier e informa regolarmente tutti i comitati nazionali. Alla base c’è sempre la serenità e la sicurezza degli atleti e a oggi non c’è nulla nell’organizzazione dei giochi che possa fare venire meno uno dei due aspetti».