Fenomeno Hirscher, domina anche lo slalom. L’Italia maschile rimane ancora a secco: nono Gross

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Il circo bianco si inchina ai piedi di Marcel Hirscher. Il fuoriclasse austriaco è oro nello slalom che ha chiuso i Mondiali di Sankt Moritz. Un’altra medaglia pesantissima e bellissima, che solo lui poteva vincere o perdere. Spinge quando è necessario, controlla quando segna, scarica potenza in ogni curva. Semplicemente unico, il più forte, un fuoriclasse che ha dimostrato ancora una volta di essere un grande sciatore. Bella, bellissima seconda manche. Una prova tirata, con colpi di scena. Manuel Feller fa la manche, nessuno riesce a stargli davanti. Solo uno, solo il re delle porte strette, il grande Hirscher. Il pubblico esplode di gioia, papà Ferdinand esulta, ma stringe un significativo abbraccio a Felix Neureuther.

IL PODIO – Marcel Hirscher vince con 68/100 sul compagno di squadra Manuel Feller, mai sul podio in Coppa del Mondo, settimo dopo la prima frazione. Il bronzo è andato a un grandissimo Felix Neureuther. Per il tedesco arriva il terzo podio iridato e dopo il decimo posto della prima manche.

KRISTOFFERSEN, DUE LEGNI IN DUE GARE – Un’altra grandissima delusione per Henrik Kristoffersen. Il norvegese si ferma nuovamente ai piedi del podio. È quarto, questa volta beffato per 11/100 dal tedesco. Un mondiale da dimenticare per lo slalomista norvegese.

NONO GROSS – Azzurri lontani dal podio quest’oggi, in una gara dove contano solo le medaglie. Nono posto per Stefano Gross. Il fassano, quattordicesimo dopo la prima frazione, ha risalito diverse posizioni, ma per agguantare il podio, oltre 4/10 avanti, avrebbe dovuto incrementare notevolmente il suo vantaggio nella seconda discesa. Quattordicesimo Manfred Moelgg, che oggi ha faticato, mentre Giuliano Razzoli ha concluso al 22° posto. Patrick Thaler ventiquattresimo.

IL BILANCIO DI RODA – Intanto tra la prima e la seconda manche il presidente Flavio Roda ha fatto il bilancio della rassegna mondiale. Ha ammesso di aver fallito l’appuntamento. «Arrivavamo da un grande periodo in Coppa de Mondo, ma non abbiamo concretizzato, non siamo mai stati competitivi – dice Flavio Roda -. Forse il nostro momento migliore era la velocità, ma non abbiamo fatto nulla». Questa la sintesi del bilancio, che potrete leggere per intero sul numero di Race Ski Magazine in chiusura proprio in questi giorni.

SETTORE MASCHILE, ZERO TITULI – Il settore maschile va a casa senza medaglie. Come nel 2015 a Vail. Davvero troppo poco per la nostra squadra. Le soddisfazioni sarebbero potute arrivare dalla velocità, invece nulla. Difficile pensare a un’impresa nel gigante, mentre in slalom le carte c’erano, ma sono tutte state giocate nella prima manche. L’Italia si salva, se così possiamo dire, con il bronzo di Sofia Goggia in gigante. Davvero troppo poco per la nostra nazionale: il medagliere parla chiaro.

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