Non c’è la stessa spensierata illusione del primo giorno iridato, lunedì 6 febbraio, vigilia del superG femminile. No. E non è detto sia un male, se tensione, quella che un po’ si respira nell’aria a Chalet Italia chiacchierando qua e là con le azzurre, facesse rima con concentrazione. Ancora ventiquattro ore e poi toccherà a loro, le gigantiste azzurre, le più attese, le magnifiche quattro, quelle dei sette podi in sette gare di Coppa del Mondo 2016-2017. Marta nel Paese delle Meraviglie (21 anni fra 12 giorni), Federica e Sofia che nemmeno incrociano lo sguardo, Manuela, la capitana sofferente, ma orgogliosa, all’ultimo Mondiale della carriera (parole sue). Al secolo, Bassino, Brignone, Goggia e Moelgg in rigoroso ordine alfabetico. Con Goggia che risponde alla Brignone di quattro giorni fa al grido di «cercherò di stare tra le migliori, anche se il termine è un po’ inflazionato ultimamente…» (sorrisi di tutte e tre, tranne Brignone, con Bassino che aggiunge: «Frecciatina?»). Ironica, ma è aria fritta. Che le due non siano esattamente amiche è noto da tempo, l’importante è andare forte in pista.
A CACCIA DEL PODIO PERDUTO – Il concetto di “Patria da salvare” ci sembra un po’ esagerato, in fondo stiamo parlando solo di sci alpino. C’è ancora una medaglia da conquistare al Mondiale svizzero, è vero, ma nulla potrà cancellare una stagione da 14 podi per l’Italia femminile, né tanto meno oscurare una squadra forte, giovane, completa, agguerrita, vincente comunque vada. Le avversarie si chiamano Shiffrin, Worley, Rebensburg, Veith, Loeseth, Vlhova, Drev, Hector (attenzione alla svedese di cui nessuno parla, data in grande forma), ma questa volta le campionesse straniere dovranno temere anche le azzurre. Eccome. Bassino e Brignone si sono allenate due giorni a Madesimo, con la stessa Shiffrin e i maschi americani. La piemontese staccava ottimi tempi, con la valdostana in scia. Goggia è leggermente influenzata, ma in miglioramento. Manuela, invece, non sta bene, causa problemi addominali: non si allena da una settimana, fatica a sciare. Un peccato per la sorella di Manfred, tornata sul podio lo scorso dicembre a Semmering. La pista da gara per giovedì non sarà barrata, ma è stata fresata nel modo migliore. La prima manche del gigante iridato femminile è prevista alle 9.45 e il manto dovrebbe tenere senza problemi. La seconda è invece in programma alle 13.00 e chissà, le sorprese potrebbero anche essere all’ordine del giorno. Il poker d’assi è pronto. Una medaglia non cambia la vita, no. Al massimo, può cambiare il corso azzurro del 45esimo Mondiale della storia dello sci alpino. Ma sarebbe il giusto premio a una squadra che ci ha fatto sognare e sinceramente meriterebbe il riconoscimento di un podio iridato. Ragazze, tocca a voi. Fatevi onore.