Guadagnini: «Atteggiamento giusto». Goggia: «Tutte al limite». Brignone: «Grazie a… Lake Louise»

In attesa della prima vittoria stagionale, che arriverà, è il momento di analizzare in profondità il grande inizio d’annata dello sci femminile italiano. Lo facciamo innanzitutto con Matteo Guadagnini, direttore tecnico della squadra azzurra.

MATTEO GUADAGNINI – «Diciamo che si lavora tutti nella stessa direzione – ammette -. E’ tutto positivo e fantastico, ho un gruppo di ragazze eccezionali. Abbiamo parlato tanto di approccio e atteggiamento ed è quello che ci vuole e che stano mettendo in pista. Ci provano veramente, tutte, dalla prima all’ultima e per questo sono orgoglioso. Curtoni e Marsaglia? Sistemeremo i problemi sui piani, ma anche loro ci sono. Francesca sta sciando al top dal punto di vista tecnico. Elena paga il mese saltato a Ushuaia, ci vuole un po’ di pazienza. Arriverà. Nessun problema. Avanti tutta con fiducia piena. La vittoria? Una volta sono stati 4 centesimi, un’altra 10. C’è una Stuhec stratosferica. Mi sembra che siamo sul pezzo, siamo messi bene. Dobbiamo solo continuare così».

Johnna Schnarf (@Pentaphoto)
Johnna Schnarf (@Pentaphoto)

SOFIA GOGGIA – «Sto solo sciando su buoni appoggi, con la fame di ottenere buoni risultati – ci dice tranquilla la bergamasca -. Tutto qui. Sono contenta per il podio di oggi anche se in realtà ho qualcosa da recriminare: su in cima ho sbagliato un po’ e sotto ho tenuto una linea estrema, lasciando qualcosa ancora. Detto questo, va benissimo così. Il momento? Lo sto vivendo serenamente. Queste situazioni a volte in Italia vengono demistificate, al grido di “non capiteranno mai più”. Ma perché? Se capitano vuol dire esattamente il contrario, che tutte noi, non solo io, possiamo stare su questi livelli. Dobbiamo solo lavorare e alzare il limite per andare a prenderci questi risultati e non subire gli eventi. L’ordine di arrivo odierno lo dimostra».

Sofia Goggia (@Pentaphoto)
Sofia Goggia (@Pentaphoto)

FEDERICA BRIGNONE – «Sono contentissima per come ho sciato oggi – ci dice la valdostana -. E vi dico che è stato importante andare a Lake Louise. Dopo Killington mi era anche stato chiesto se volessi… tornare a casa. Ma in Canada ho preso comunque confidenza con la velocità e se in questi giorni sono andata bene lo devo a quelle prove. SuperG? E’ un’altra storia, certo in questo momento mi sento sicura sugli sci lunghi, spero di azzeccare tutto al meglio. Ma è una gara che non puoi provare, a volte ti viene bene, altre meno. La discesa? A me è sempre piaciuta, quest’anno sono riuscita quanto meno ad allenarmi prima, un paio di giorni a Ushuaia e altrettanti a Copper Mountain. Mi è servito sicuramente».

Nadia ed Elena Fanchini al parterre in Val d'Isere (@Pentaphoto)
Nadia ed Elena Fanchini al parterre in Val d’Isere (@Pentaphoto)

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