Uno slalom a due… velocità. Italia ‘gigante’, ma bisogna vincere. Si infiamma la lotta per la Coppa

Intanto vorrei partire analizzando lo slalom di Killington con un “doppio punto di vista”. Quello dell’allenatore e quello del semplice appassionato.

Zuzulova-Shiffrin-Holdener sul podio a Killington (@Zoom agence)
Zuzulova-Shiffrin-Holdener sul podio a Killington (@Zoom agence)

LAVORO – Da tecnico dico che c’è davvero tanto lavoro da fare in questa disciplina per le ragazze che non si chiamino Shiffrin. Mikaela è un talento, ovvio, ma sul piatto mette una sciata ben chiara, evidente, che parte dalla centralità d’azione. Attualmente nello slalom speciale il resto delle atlete è diviso a metà: c’è chi tenta di copiarne la sciata (o comunque si vede che la studia costantemente) e c’è chi rimane su uno stile diverso, senza definirlo antico, semplicemente diverso. Attenzione, non è detto che paghi solo il primo stile. Sottolineo solo questa diversità… Nel primo caso sono evidenti l’assetto “bene in asse”, gli angoli aperti per l’attacco curva, ecc. Nel secondo caso la situazione è di fatto l’opposto, angoli chiusi, attacco curva in ritardo, ecc. Shiffrin ha ammesso di aver vissuto un weekend difficile, probabilmente non è stata bene domenica mattina; inoltre gareggiare nel Vermont è per lei forse addirittura più difficile che essere in Colorado per l’attenzione che genera, avendo Mikaela studiato da quelle parti. In gigante non ha voluto rischiare al cento per cento, in slalom ha anche commesso degli errori. Nonostante ciò, tra i rapid gates ha chiuso ancora con sette decimi di vantaggio. Ciò significa che sarà davvero dura andare a prenderla già durante questa stagione. Holdener, dal punto di vista tecnico, non credo possa fare più di quanto non stia già facendo: può solo “rischiare al massimo” e magari “azzeccare” una super manche. Dovesse succedere vedremo però come reagirà Shiffrin che, ripeto, in slalom mantiene sempre un certo margine nella sua azione. Mancano svedesi e austriache all’appello ed è preoccupante. Nel primo caso si è forse chiuso un ciclo dal punto di vista tecnico, nel secondo si aspetta la maturazione delle giovani che comunque ci sono. Bravo il papà di Zuzulova a tracciare una seconda manche perfetta per sua figlia che ne ha approfittato, centrando il secondo posto. Ho visto una Strachova un po’ più potente fisicamente, lo scorso anno sciava benissimo, ma le mancava quella forza che adesso ha. Sono curioso di vedere se, come sembra, ha programmato la stagione per essere al top a St. Moritz.

Sharka Strachova insegue a Flachau la terza vittoria in Coppa del Mondo. E' stata campionessa mondiale nel 2007 @ZOOM agence
Sharka Strachova. E’ stata campionessa mondiale nel 2007 @ZOOM agence

SPETTACOLO – Il punto di vista dell’appassionato è invece molto semplice: una prima manche a Killington difficile, su un pendio stretto, che ha messo a nudo la difficoltà delle atlete nella disciplina in questo momento. E infatti lo spettacolo è risultato modesto. Una seconda manche decisamente più facile ha regalato uno spettacolo maggiore, alla televisione. Ci può anche stare, d’accordo. Lo comprendo. Ma spero vivamente che la FIS e gli allenatori non vadano solo in questa direzione, cioè quella che prevede tracciature più facili per “mascherare” in qualche modo una difficoltà tecnica che è presente in questo momento in maniera evidente nella disciplina, al femminile.

La pista "Superstar" di Killington. Pronta. Una striscia in mezzo al verde... (@Pag. FB ufficiale Killington Resort)
La pista “Superstar” di Killington. Pronta. Una striscia in mezzo al verde… (@Pag. FB ufficiale Killington Resort)

PORTE LARGHE – Capitolo gigante: attenzione a Tessa Worley. Una campionessa assoluta che ha avuto il coraggio, nella scorsa stagione, di investire sulle due prossime stagioni sacrificando un po’ il ritorno al vertice avvenuto “solo” adesso. Mi spiego meglio: nella scorsa annata Tessa si è cimentata in tutte le specialità, anche in velocità, partecipando a quasi tutte le gare previste, sacrificando risultati per “porre le basi” per le prossime tre annate, con due Mondiali e un’Olimpiade. E adesso si vedono i frutti. Non sarei stupito, lo dico sin d’ora, di vederla di nuovo sul primo gradino del podio ai Mondiali e vincere ai Giochi Olimpici.
Bene l’Italia, indubbiamente, con cinque atlete tra le prime nove, ma attenzione… prima di autoproclamarsi i migliori sarebbe meglio vincere e ancora non è avvenuto tra le porte larghe. Brignone ha un problema tecnico da risolvere al più presto, la definirei un’indisciplina con la parte alta del corpo che non le permette di esprimere tutto il suo potenziale. Va sistemato subito, per ora ha fatto un passo indietro rispetto a un anno fa.

Tessa Worley di nuovo in trionfo in Coppa del Mondo (@Zoom agence)
Tessa Worley di nuovo in trionfo in Coppa del Mondo (@Zoom agence)

GENERALE – Capitolo Coppa del Mondo: Shiffrin esce rafforzata in classifica dopo un weekend in cui non ha neppure espresso il cento per cento del suo potenziale. Adesso per lei arriva il difficile, la gestione degli allenamenti gareggiando in tutte le specialità. Se anche in gara resterà sui due secondi da Gut (accumulati nel primo training della discesa libera a Lake Louise), beh… allora semplicemente vorrebbe dire che dimostra – ma non avevo dubbi – di poter fare benissimo anche in libera, con un potenziale alto in superG. La lotta per la Coppa del Mondo rimane comunque apertissima perché Lara è matura per gestire anche gli errori e le uscite e può vincere tanto in velocità.

SOELDEN, AUSTRIA - OCTOBER 22: Lara Gut of Switzerland takes 1st place, Mikaela Shiffrin of USA takes 2nd place, Marta Bassino of Italy takes 3rd place during the Audi FIS Alpine Ski World Cup Women's Giant Slalom on October 22, 2016 in Soelden, Austria (Photo by Michel Cottin/Agence Zoom)
Shiffrin, Gut e Bassino sul podio a Soelden (@Zoom agence)

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