Agerer, nuovo sponsor e… America: «E’ l’ultimo treno. Devo salirci sopra, adesso…»

Partirà sabato 12 novembre alla volta di Denver, Colorado, Stati Uniti, da sola, pagandosi il viaggio e le spese, come Anna Hofer, per poi alloggiare a Copper Mountain, il campo base delle velociste azzurre (mentre le polivalenti dormiranno a Vail) in appartamento, come le compagne. Lisa Magdalena Agerer, classe ’91, vincitrice della Coppa Europa assoluta nel 2012, vola, si spera, alla conquista del nord America e non è una metafora perché tanto del suo futuro in Coppa del Mondo dipenderà dalle gare di Lake Louise, (2-3-4 dicembre 2016, due discese e un superG) dove in passato ha già gareggiato. L’ultima apparizione della sudtirolese nativa di Nauders nel circuito maggiore risale al 2 marzo 2014, quando terminò 42esima nella discesa di Crans Montana. Ma era un’altra Lisa Magdalena. Questa, oggi con un nuovo sponsor sul casco, sembra decisamente più motivata e determinata, dopo un lungo giro nel “Purgatorio” del circuito continentale, dalla quale è uscita la scorsa stagione con un posto fisso in superG e un po’ di fiducia in più.

PAROLA A LISA – «Fisicamente per fortuna mi sento bene – ci dice Agerer mentre è intenta a preparare i bagagli per la partenza -. Ho lavorato al meglio d’estate atleticamente, soprattutto i primi mesi, in Caserma, dove mangiavo, studiavo, dormivo e… mi allenavo, tanto. Non c’erano altre cose da fare, per me… Più avanti ho sciato con il Gruppo Sportivo Militare o con il mio allenatore di sempre, Karl Heinz Habicher. Un ringraziamento speciale devo farlo alla Forestale, ad Habicher, all’Hotel Baita Ortler, allo Stelvio: mi hanno sempre dato la possibilità di allenarmi sulle loro piste, con motoslitte ecc. ecc., ho fatto anche qualche giorno di velocità lì, ho testato gli sci su, in alto, lavorato in gigante, con i pali nani e via dicendo. Poi ad agosto a Cervinia ho fatto un primo raduno con la squadra e un secondo a Hintertux, in Austria, molto più avanti, dove abbiamo trovato ottime condizioni. E adesso ho anche un nuovo sostegno in più, come si vede sul casco: sempre Nauders, inteso come Paese e stazione sciistica; già mi sosteneva prima e adesso lo farà ancora di più. Io sono cresciuta su quelle piste e loro hanno sempre creduto in me, sempre. Mi hanno dato la possibilità di allenarmi alla mattina alle 7 o di testare gli sci quando c’erano per esempio 4.000 turisti sugli impianti, aprendo una pista solo per me “Sei la benvenuta” è stato sempre il loro motto. Per questo sono felice di portare in giro il logo del mio Paese. E spero soprattutto di cambiare marcia in pista, in Coppa del Mondo. So cosa mi aspetta, so anche che sarà uno degli ultimi treni per me. O salto su adesso o…. Le qualità le ho, so come si fanno le curve veloci e le manche belle, ma adesso devo dimostrarlo una volta per tutte in gara».

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