Scatta ufficialmente l’operazione nord America e non sarà la prima per la Nazionale italiana quest’anno, visto che le Finali di Coppa del Mondo si svolgeranno ad Aspen, in Colorado, com’è ben noto, a marzo. Elena Curtoni, Federica Brignone, Francesca Marsaglia, Nadia Fanchini, Marta Bassino e Sofia Goggia (con lo staff) approderanno in giornata a Zurigo per poi volare domani prima a Francoforte o Monaco (per lo scalo) e quindi direttamente a Denver, in Colorado, Stati Uniti. Le azzurre alloggeranno in appartamento a Vail, dove però la neve non è ancora arrivata, per poi lavorare una decina di giorni circa nello Speed Center di Copper Mountain, dov’è possibile allenarsi in tutte le specialità. L’obiettivo però, come ci conferma anche il responsabile del team, Gianluca Rulfi, è macinare km soprattutto in velocità.
It’s so sad to hear this news.Get well soon @evamariabrem and come back stronger.The @fisalpine is gonna miss you this year! #injurysucks pic.twitter.com/AnehOtZzKO
— Federica Brignone (@FedeBrignone) 4 novembre 2016
PAROLA A GIANLUCA – «Il gruppo sta bene e ha lavorato al meglio delle proprie possibilità in Senales – ci dice Rulfi – con le condizioni note: piste barrate, manto duro. Ovviamente chi ha fatto bene a Soelden ha la giusta adrenalina derivante dal buon risultato, chi deve riscattarsi si prepara a farlo. In Sud Tirol ci siamo concentrati principalmente sullo slalom, perché in America ne faremo poi poco. Idem per il gigante, ci sarà qualche richiamo e stop. A Copper Mountain è giunta l’ora di macinare km in discesa e superG e così faremo, prima di trasferirci a Killington. Ho visto una Bassino sempre serena e tranquilla in Senales; porte aperte per lei a qualsiasi risultato nella prossima gara in gigante. Non ha fatto neanche una prestazione così buona tecnicamente a Soelden rispetto a come stava sciando in allenamento, per cui… La gara è sempre un’altra cosa, naturalmente. Federica Brignone è a posto, Soelden è stato solo un episodio. Spiace per i tanti errori commessi nella seconda manche: una che punta alla vittoria, come lei, non se li può permettere. Nadia Fanchini deve dimostrar quanto vale veramente anche in gigante, la gara del 22 ottobre non le ha proprio reso giustizia perché stava andando bene prima e lo sta facendo ancora adesso, dopo. Abbiamo lavorato molto sulla preparazione anche dal punto di vista psicologico. Non è proprio il suo valore quello espresso sul Rettenbach, ma sono sicuro che arriverà pure tra le porte larghe. Elena Curtoni cresce, ma non stava neanche così male prima dell’opening in Austria. Avrei accettato una gara anche con errori, sarebbe stato normale, dispiace invece che non abbia azzeccato nemmeno una curva, peccato. Goggia non era con noi in Senales, la schiena ora è sotto controllo. Spero di sbagliarmi, ma magari dovrà convivere tutto l’anno con qualche fastidio, perché poi esce di nuovo quando torni a forzare… Marsaglia può dare molto di più anche lei. La prima gara dice tutto e nulla, aspettiamo anche la velocità per cominciare a farci un’idea più chiara».
Hard work with the man @matteoartina before heading to US @Fisiofficial pic.twitter.com/NDT1Zp8PFd
— goggiasofia (@goggiasofia) 2 novembre 2016
APPUNTAMENTI – Il 26-27 novembre si gareggerà a Killington, in Vermont, per la prima volta nel circuito maggiore, con un gigante e uno slalom. Il 2-3-4 dicembre spazio alla velocità in Canada, a Lake Louise, con due discese e un superG.