Seconda Hansdotter, terza Loeseth. Moelgg 14esima e prima azzurra
Senza paura. Chissà, magari nel giorno della grande assenza (Mikaela Shiffrin, oltre a Sara Hector e altre atlete infortunate), ecco una… nuova ‘presenza’ ai piani alti dello slalom… Un’avversaria per la fuoriclasse del Colorado? Al momento in realtà non ne ha. Certo, è una bella ventata d’aria fresca. Petra Vhlova, 20 anni, iridata junior nel 2014 a Jasna, non trema e dopo aver dominato la prima manche respinge l’assalto di Frida Hansdotter prendendosi il primo successo (e primo podio) in Coppa del Mondo ad Aare. Con la sua sciata potente, ma super efficace, uno stile che ricorda Vreni Schneider e grande solidità mentale. Undicesima, settima, prima: grande progressione nel giro di due settimane da Aspen ad Are in tre gare. Tanto di cappello.
GARA – Seconda manche interessante disegnata da Zurbuchen (Svizzera), mai banale: tracciato artimico in mezzo ai dossi dell’Olympia, con tante figure; sei porte difficili sul muro conclusivo precedeute da un’altra doppia. La slovacca ha dimostrato di essere forte su qualsiasi terreno e neve e ha trionfato con il tempo totale di 1’44”26 (secondo parziale), con pieno merito. Beffa suprema per Frida Hansdotter: quinta a 0”62 a metà gara, la svedese eterna piazzata (pur con due vittorie nel circuito, per carità ce l’avessimo in Italia una così in slalom), mette in scena una bella rimonta nella seconda manche, stabilisce il miglior tempo parziale, ma rosicchia a Vhlova solo 3 centesimi, chiudendo seconda per la 14esima volta in carriera, come in slalom era riuscito solo alla connazionale Pernilla Wiberg. Per lei 18esimo podio, ma la faccia nelle foto ufficiali dice tutto. Oggi non può essere contenta.Terza Nina Loeseth, in gran forma in entrambe le specialità tecniche, staccata di 65 centesimi, al secondo podio dopo Zagabria, sempre terzo posto. Quarta una Kirchgasser in crescita, poi Holdener, una deludente Velez Zuzulova, Strachova, Wikstroem, Noens e Pietilae-Holmner, cui non è riuscito il bis di un anno fa, stesso posto stesso giorno stessa gara, quando vinse. Bene l’Austria giovane: 14esima Truppe, best in carriera, 20esima Huber, a punti per il terzo slalom consecutivo alle prime tre gare nel circuito, 27esima Gruenwald, ancora tra le trenta.
ITALIA – Un po’ meglio rispetto ad Aspen, ma nessuna azzurra si piazza tra le prime 10. Chiara Costazza scia bene solo sul muro finale della seconda manche, e da 27esima chiude 23esima confermando quanto meno il primo gruppo di merito in slalom. La migliore è Manuela Moelgg, 14esima a 2”93, 21esima Irene Curtoni che perde due posizioni rispetto a metà gara. Non partita Agnelli, fuori nella prima manche Brignone dopo un ottimo primo intermedio, 38esima Federica Sosio, alla seconda apparizione tra le grandi, a oltre un secondo dal 30esimo posto. Si aspettano Azzola e le giovani, inutile ripetersi dopo ogni gara. Al momento la situazione è questa. Ma anche in Coppa Europa facciamo molta fatica, per cui bisognerà pazientare ancora a lungo.
On the way to the top of the podium for the 1st time ever, Petra Vlhova was just spectacular in #worldcupare SL. Wow! Posted by FIS Alpine World Cup Tour on Domenica 13 dicembre 2015