Blardone: «La voglia di vincere è tanta, ma siamo in tanti ad averla»
Aria frizzante a La Villa in Alta Badia. Oltre che molto fredda, dato che il termometro sul Passo Gardena nel pomeriggio si avvicinava ai -20°. Il gigante sulla Gran Risa è uno dei più attesi della stagione e in casa Italia, inutile nasconderlo, si punta al grande risultato. Attesa che porta con sé anche la giusta tensione, che si può leggere sui volti dei protagonisti. Anche se, ad essere sinceri, ci sono sembrati più carichi che nervosi. Le luci dei riflettori, come per abitudine da queste parti, si spostano su Davide Simoncelli, un atleta che ama particolarmente questo pendio. «Subito dopo la gara in Val d’Isere ero un po’ arrabbiato – ci ha detto lo stesso Davide – dato che sapevo di poter puntare al grande risultato. Poi però mi è passata e ho iniziato a pensare a questa gara. Diciamo che sto bene, la schiena non fa male, ho lavorato bene sia fisicamente che tecnicamente. Domani è tempo di raccogliere i frutti». Bello rilassato anche Manfred Moelgg: i risultati di Val d’Isere sono stati un fluido benefico per lui, che sembra rinfrancato nel morale. «Sto bene, ho trovato il perfetto setup con i materiali, sono curioso di vedere se quest’anno riuscirò finalmente ad addomesticare questa pista». Il Blardo ha sempre la solita espressione a metà tra lo scanzonato e il concentrato. «Sono in tanti ad andare forte, io sono uno di quelli. La voglia di vincere? È tanta, ma quella ce l’hanno tutti. O perlomeno, se ce l’hanno come la mia, allora è davvero tanta!».
La pattuglia azzurra sembra forte e determinata come non mai. «Sono curioso, mi aspetto tante risposte – ha commentato Ravetto – ogni atleta ha una sua sfida personale da vincere e sento quella giusta tensione agonistica e sana rivalità nel gruppo. Domani la gara sarà molto condizionata dalle condizioni della neve e della temperatura: se resta dura per tutta la prima manche, allora la qualificazione sarà molto difficile ed entrare nei trenta potrebbe significare essere in competizione per un posto nei primi dieci. Solitamente, infatti, la visibilità si abbassa dopo i primi concorrenti della seconda manche e partire subito con un distacco contenuto potrebbe non essere male». Al cancelletto, oltre Blardone, Simoncelli e Moelgg, anche Alberto Schieppati, Alex Ploner, Michael Gufler, Omar Longhi, Wolfgang Hell, Florian Eisath e Hagen Patscheider che prenderà il posto di Antonio Fantino. Il giovane cuneese si è infortunato ad una mano durante gli ultimi allenamenti. «Si è fratturato un dito della mano – ha concluso Ravetto – e in un primo tempo abbiamo pensato di provare con un tutore. Poi, considerata anche la giovane età di Antonio, abbiamo ritenuto di lasciar perdere». Appuntamento domani mattina alle 9.45 con il gigante sulla Gran Risa.