Maria Pietilae-Holmner fa impazzire la Svezia

Tabù sfatato ad Aare, in slalom. Sesta una grande Chiara Costazza

Signori, lasciatecelo dire. Lo sci femminile regala spettacolo in questo inizio di stagione. E’ vero, la Coppa del Mondo assoluta sta prendendo facilmente la via della Slovenia, e sinceramente non si capisce chi possa togliere a Tina Maze la sfera di cristallo generale, ma le singole gare sono divertenti, incerte, a tratti anche spettacolari. Tre vincitrici diverse in gigante, finora, altrettante in slalom. Anche se poi la Tina di cui sopra ha saputo imporsi in queste discipline e anche in discesa. Ma nessuna sta dominando in una specialità e questo si traduce in prove che fanno salire l’adrenalina.  

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LA GARA – Seconda manche tracciata in maniera intelligente da Burgler (Austria), che si è inventato un disegno fantasioso sui dossi della prima parte, anche con quattro figure consecutive comprese due lunghe, per poi inserire gli unici angoli sulle prime porte del ‘muretto’ finale, facendo divertire atlete e pubblico. Esattamente come a Levi, la differenza l’ha fatta il ‘ripido’ finale e quando questo accade siete certi di trovare davanti le migliori. Maria Pietilae-Holmner, 28 anni, bronzo iridato a Garmisch-Partenkirchen 2011 nella disciplina, è andata a prendersi, con il tempo finale di 1’43’’65, il terzo successo in Coppa del Mondo, secondo in slalom dopo Aspen 2010; nono podio complessivo per lei, che ha fatto la differenza proprio nel finale, sia nella prima che nella seconda manche, con una tecnica unica e una testa in grado di reggere la pressione. Sembra una maestra sugli sci e gliene va dato atto. Alla fine era commossa, perché mai una svedese, prima d’ora, era riuscita a vincere su questa pista, in slalom, tabù spezzato. 

PODIO –Distacchi minimi alla fine, come nella prima manche. Tina Maze rimane al secondo posto, staccata di soli 6 centesimi, con un’ottima parte centrale e continua a guadagnare punti in testa alla classifica generale. Podio n. 74 per lei in Coppa del Mondo. Terza, e sempre leader della classifica di specialità, Frida Hansdotter, staccata di 0’’32. Quarta una buona Mikaela Shiffrin, al miglior tempo della seconda manche, quinta una splendida Mikaela Kirchgasser, nelle dieci anche Thalmann (settima, miglior risultato eguagliato in carriera), Holdener, Michelle Gisin e Sarka Strachova. Primi punti per la slovena  Bucik, 26esima. 

ITALIA
 – Le azzurre rialzano la testa anche in questa specialità. Dopo la buona prima manche, ecco una grande seconda prova. Tutte guadagnano posizioni: Irene Curtoni, ancora un po’ dolorante, passa dal 29° al 24° posto, ma può fare molto di più e in ogni caso rimane tra le prime 30 della start list; Manuela Moelgg finisce 14esima con il pettorale n.52 (era 17esima) e rientra, per un punto, nel secondo gruppo di merito. E Chiara Costazza, sesta a quattro decimi dal podio, si prende il miglior risultato da cinque anni e mezzo a questa parte, anche se per tre punti manca il rientro nel primo gruppo di merito. Poco male. Aspettiamo il recupero di Nicole Agnelli e la prima qualifica di Federica Brignone, che è veramente vicina. Complessivamente, l’Italia risponde presente in slalom e diamo atto a Livio Magoni di aver trasformato l’atteggiamento in gara di tutte le ragazze, che adesso attaccano senza paura dal primo all’ultimo metro: anche gli errori, con questo atteggiamento, risultano più comprensibili. Avanti così, con i piedi ben saldi a terra. 

APPUNTAMENTI – Nel prossimo weekend spazio anche alle velociste, con discesa e superG in Val d’Isere, in Francia. Dirette su RaiSport1 ed Eurosport1, con l’aggiunta anche, in questo caso, delle prove cronometrate venerdì mattina. 

 

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