Il trentino ha sciato con i vecchi materiali. Secondo De Aliprandini
Davide Simoncelli primo, Luca De Aliprandini secondo, poi Aksel Lund Svindal. Questo il verdetto dell’Alpine Rockfest di oggi ad Andalo (Tn). La notizia è la sconfitta di Ted Ligety, uscito nella finalissima. Lo scorso anno aveva beffato Borsotti per un solo centesimo. Nella finale tiratissima a cinque Ted Ligety, il migliore nelle prime due manche, ha visto svanire la possibilità del bis per un errore a cinque porte dal traguardo. Il più forte in pista era lui, ma è bastato un piccolo imprevisto per scompigliare le carte e portare Simoncelli in trionfo. Quarto il finlandese Marcus Sandell; fuori nella seconda manche Max Blardone per due soli centesimi, battuto da De Aliprandini.
REGALO DI NATALE – Con la vittoria Davide Simoncelli si è quindi fatto un preziosissimo regalo di Natale: un assegno da 70.000 euro. L’Alpine Rockfest si è rivelato ancora una volta uno spettacolo avvincente e carico di adrenalina, capace di attirare ai piedi dell’Olimpionica 2 un pubblico festante e pronto ad ascoltare anche il live set musicale che ha avuto come protagonisti le tre band trentine Rebel Rootz, Le Origini della Specie e The Bastard Sons of Dioniso esibetisi sul palco allestito a bordo pista al cospetto delle Dolomiti di Brenta.
Risultati della finale
1. Davide Simoncelli, 33"85
2. Luca De Aliprandini, 33"98
3. Aksel Lund Svindal (Nor), 34"18
4. Marcus Sandell (Fin), 34"42
5. Ted Ligety (Usa), uscito
Eliminati al secondo turno: Max Blardone, Florian Eisath, Cyprien Richard, Truls Ove Karlsen, Warner Nickerson;
Eliminati al primo turno: Mirko Deflorian, Tommy Ford, Leif Kristian Haugen, Marcel Mathis, Adam Zampa, Jon Olsson.
LE INTERVISTE
Davide Simoncelli: «Quando mi sono presentato in partenza per la run decisiva mi sono detto: ‘Davide giocati tutto’ E così ho fatto. Mi sono divertito e, sinceramente, quando è uscito Ligety ci sono quasi rimasto male. E’ umano anche lui, almeno per un giorno. Ted ha comunque dimostrato anche oggi di essere il più veloce di tutti, ma in una gara come l’Alpine Rockfest bisogna arrivare in fondo. Ho vinto anche grazie al suo errore, ma posso dire di essere stato bravo a sfruttare l’occasione. La formula della gara è fantastica, ti mette molta pressione addosso. Per quanto riguarda i materiali ho usato quelli dello scorso anno ed è anche per questo che mi avete visto scendere con il sorriso sulle labbra. Ad Adelboden, purtroppo, tornerò a trovare le stesse difficoltà dell’inizio stagione, anche se la forma fisica è buona e sono fiducioso. Cosa farò con i 70.000 euro? Li metterò in banca».
Luca De Aliprandini: «La sconfitta fa meno male di quanto potrebbe farne visto che a vincere è stato un mio compagno di squadra e un amico come Davide Simoncelli, ma il secondo posto resta comunque il peggiore in una gara da tutto o niente come l’Alpine Rockfest, perché vedi il grande traguardo a portata di mano e alla fine torni a casa a mani vuote. A mente fredda, però, posso dire di aver fatto tre buone manche e di essermi divertito. E’ un risultato che comunque fa morale e che, dopo l’undicesimo posto della Val Badia, mi regala nuove certezze».
Ted Ligety: «Ho fatto il miglior tempo nelle prime due manche e ho sbagliato nella terza, quella decisiva, ma è proprio questo il fascino di una gara come l’Alpine Rockfest. Il secondo posto non conta nulla e bisogna andare a tutta, non ci sono distacchi da amministrare: basta una piccola distrazione e sei fuori. Quello che è successo a me, su un percorso molto veloce e impegnativo. Ho sciato con i materiali nuovi, anche perché, visto come sto andando e visti i risultati della prima parte di stagione, sarebbe stato inutile cambiarli. Mi sono adeguato e a questo punto non c’è motivo di continuare a contestare il sistema».
Aksel Lund Svindal: «Se penso a come avevo iniziato la mia giornata, centrando la qualificazione alla seconda ‘run’ per un solo centesimo, non posso che essere contento di essere riuscito a giocarmela fino in fondo. Sono soddisfatto della mia gara. La formula dell’evento è fantastica, spettacolare per il pubblico e bella anche per noi atleti: ci si diverte, si sta insieme e c’è un confronto serrato, proprio come piace a noi».
Massimiliano Blardone: «Sono rimasto fuori dalla finalissima per poco, ma mi sono comunque divertito e adesso festeggerò il Natale con mia moglie Simona e mio figlio Alessandro. Non c’è nulla da dire, gli altri sono stati più veloce di me. Ho sciato con i materiali dello scorso anno e penso di aver sciato bene, purtroppo non è bastato. L’Alpine Rockfest è veramente una grande manifestazione: bel tracciato, bella formula di gara, tutto molto bello. Spero di poter tornare per prendermi la rivincita».