Nel bel mezzo del… nulla. Perché i cantieri sono aperti, perché di alberghi per ora non vi è nemmeno l’ombra a parte rarissime eccezioni, perché il lavoro da fare, a detta di chi è presente in queste ore in Corea, sembra ancora molto.
UN ANNO PRIMA – Intanto però è tempo di preolimpiche femminili sulla pista di Jeongseon, discesa e superG nella mattinata italiana, tra sabato e domenica a partire dalle 3.00. E sono gare importanti: in primis perché Ilka Stuhec potrebbe anche riaprire la lotta alla Coppa generale, visto che Mikaela Shiffrin si è sì sobbarcata il lungo viaggio dalla Svizzera alla Corea, ma solo per visionare le piste, soprattutto quelle da slalom e gigante a YongPyong. In gara non ci sarà nel weekend asiatico, a meno di ripensamenti dell’ultima ora. E poi perché in palio c’è anche una fetta importante di coppe di specialità, discesa e superG nello specifico. Restando in casa azzurra, poi, Sofia Goggia ed Elena Curtoni vanno a caccia del primo successo nel circuito maggiore, tra discesa e superG, mentre Federica Brignone cercherà di battere il suo primato stagionale di punti che risale allo scorso anno (2015-2016) con 787. Insomma, tanti motivi d’interesse legati naturalmente anche alla ‘scoperte’ delle piste a Cinque Cerchi, di fatto però già svelate un anno fa dalle gare maschili, visto che saranno le stesse a parte leggere modifiche. Il tutto nonostante l’assenza forzata di campionesse come Lara Gut e Anna Veith, che passeranno Primavera e buona parte dell’estate 2017 ancora in stampelle in attesa di farsi trovare pronte per l’annata 2017-2018, quella che appunto avrà il suo clou nei Giochi di PyeongChang 2018. In più l’Italia femminile deve difendere il primo posto nella classifica per Nazioni, sfruttando l’occasione (vedi i tanti infortuni che hanno decimato il Wunderteam femminile austriaco) per mettere le mani su una classifica mai conquistata prima, in passato: vale quel che vale, per carità, ma se non altro garantisce la bontà di un movimento in salute, che non manca di ricambi in tutte le discipline anche se ovviamente deve ricostruire la squadra di slalom (impresa tutt’altro che semplice).
TRAINING – Le prove hanno parlato chiaro, finora, al netto delle porte saltate da tante protagoniste, Stuhec e Goggia in primis, ma non Lindsey Vonn: l’americana è la donna da battere ‘sull’autostrada’ coreana, una pista tagliata su misura per le sue caratteristiche, con poca pendenza, dossi e lunghi curvoni nelle quali il talento nativo del Minnesota va solitamente a nozze. Ma questi sono anche pendii indubbiamente graditi alle citate Ilka e Sofia, che infatti le sono sempre finite dietro nell’ordine nei due training finora disputati. Bisognerà prestare particolare attenzione ai cambiamenti della neve, anche a gara in corso, e soprattutto al vento, che da queste parti può comparire e scomparire all’istante. L’Italia rinuncia in discesa a Elena Fanchini, ma potrà contare comunque anche su Schnarf, Stuffer, Bassino, Marsaglia, Brignone, Hofer (in superG) ed Elena Curtoni, che stanotte scalderà i motivi in attesa di concentrarsi sul superG di domenica, dove si gioca tanto in chiave ‘coppetta’. Ha destato impressione in prova la squadra americana, ma del resto non è una novità su queste nevi e soprattutto su pendii piuttosto piatti. Cook, Ross, Johnson, Wiles e la ritrovata McKennis fanno paura, soprattutto in discesa e saranno la squadra da battere anche ai Giochi. In superG le cose cambieranno: Brignone, Curtoni, Marsaglia hanno sicuramente più chance anche se come sempre molto dipenderà dalla tracciatura. Le azzurre possono comunque essere rinfrancate intanto dal fatto che la neve si sia indurita con il passare delle ore, perché presenta un fondo abbastanza compatto, e poi anche dal test effettuato sciando in campo libero sulla pista da gigante e slalom di YongPyong, come detto sicuramente difficile e assolutamente adatta alle loro caratteristiche. Ora parlerà il campo, o meglio la pista di Jeongseon. Via alle 3.00 ora italiana.