Tanti gli azzurri in gara alla granfondo ciclistica
La ‘bicimania’ continua a imperversare. Tanto sci anche alla Maratona dles Dolomites, l’appuntamento per antonomasia delle granfondo su strada giunto alla ventitreesima edizione. Una giornata fantastica di sole ha fatto da cornice ad una rassegna che ha visto alla partenza a La Villa in Alta Badia addirittura 9000 corridori che si sono cimentati in tre percorsi. Ogni anno il patron Michil Costa apostrofa la manifestazione con una parola chiave: quest’anno era ‘energia’, per i corridori alla volta di Campolongo, Sella, Pordoi, Gardena, Falzarego, Giau e Valparola. Allenatori, sci club, e soprattutto diversi azzurri dello sci hanno attaccato i leggendari passi dolomitici. C’erano i ‘vicini di casa’, i marebbani Manfred e Manuela Moelgg. In griglia alle 6.30 c’erano anche la ‘banda’ altoatesina con Werner Heel, Christof Innerhofer, Stefan Thanei, Florian Eisath e Karen Putzer. Abbiamo visto anche alcuni coach, fra cui Luca Agazzi, Daniel Dorigo, il nostro testatore Alan Pertahoner, quindi dirigenti e genitori dell’Orezzo Valseriana al gran completo con divisa che indicava nome e simbolo del sodalizio. E poi Elio Blardone, il papà di Max, l’ex-fisioterapista degli azzurri Francesco Ciardetti, e tanti altri ancora. Noi abbiamo incrociato questi, ma senza alcun dubbio altri personaggi del nostro ambiente hanno partecipato alla Maratona. Per la cronaca il percorso lungo è stato vinto da Jamie Burrow, corridore inglese ‘trapiantato’ in Toscana.