Team delle polivalenti al vaglio. E Ghezze direttore tecnico?

Ormai ci siamo, a fine marzo verrà presentato ufficialmente in FISI il progetto per le nuove squadre di sci alpino in vista della stagione agonistica 2016-2017, quella pre-olimpica e con i Mondiali di St. Moritz a febbraio come appuntamento clou.

GRUPPI – Come si procederà all’interno del team femminile che bene ha fatto (pur con ampi margini di crescita) fino a pochi giorni fa in Coppa del Mondo, con 3 vittorie, 10 podi e 70 piazzamenti tra le prime dieci (record)? Un team sempre numeroso. L’idea di una nuova squadra da aggiungere alle due canoniche e composta da un numero ristretto di atlete che gareggiano almeno in quattro discipline (principalmente gigante, superG, discesa e combinata, con eccezioni) sta prendendo corpo. Vero, se n’era parlato anche la scorsa Primavera, poi però non se n’è fatto più nulla soprattutto per questioni di budget. Che non è cambiato in realtà… in attesa che da Cancun (congresso FIS dal 5 all’11 giugno 2016) arrivi l’ok definitivo per Cortina 2021… C’è l’esigenza però di venire incontro ad atlete che si sono dimostrate abili in più specialità, in primis Federica Brignone, unica ad andare a punti in tutte le discipline tra uomini e donne, ma certo non solo lei. Lo studio del nuovo team è di nuovo al vaglio con più chance rispetto al 2015, vediamo se finalmente diverrà una realtà concreta che sembrerebbe molto valida per provare almeno a portare una sciatrice italiana a scollinare oltre quota 1000 punti in classifica generale, impresa riuscita solo a Karen Putzer al termine della stagione 2002-2003, quando fu seconda ‘overall’ dietro Janica Kostelic.

SQUADRA – Ovviamente si tratterebbe di un gruppo ristretto, al massimo di 4-5 atlete, con un allenatore dedicato molto probabilmente. Come verrà strutturato? Il progetto è ancora in divenire. Potrebbe esserci l’inserimento anche di una giovane atleta dalla squadra B, ma è ancora presto per discorsi di questo tipo. E’ già importante che se ne parli a distanza di un anno, e questa volta ci aspettiamo che il lavoro venga concretizzato, perché le atlete polivalenti di certo non mancano all’Italia, finalmente (ci sono Federazioni con sciatrici più forti, ovviamente, per esempio quelle che si giocano la Coppa generale; ma nessuna Nazione in questo momento può vantare potenzialmente sette ragazze in grado di districarsi almeno in quattro discipline, come l’Italia con Brignone, Nadia Fanchini, Elena Curtoni, Bassino, Goggia, Marsaglia e Pichler, senza dimenticare, tra le giovani in arrivo in Coppa, Verena Gasslitter, sul podio in superG e discesa nel circuito continentale, discreta gigantista con margini e Laura Pirovano, fresca campionessa italiana di categoria in discesa, buona supergigantista e vincitrice in gigante in Coppa Europa).

GHEZZE DT?– Nel frattempo prende sempre più corpo l’ipotesi di dotare anche il gruppo  femminile di un direttore tecnico unico, come del resto aveva in parte anticipato il Presidente Roda mesi or sono in una conferenza stampa pre-stagione a Milano, modello Max Carca. Il nome individuato è quello di Alberto Ghezze. A proposito, un grosso in bocca al lupo a lui e soprattutto alla figlia Bianca, caduta sulla ‘Canin’ di Sella Nevea durante le prove della discesa ai Campionati italiani e fratturatasi la tibia. A giorni l’operazione per la sfortunata atleta dello Sci Club Cortina, classe ’98.

 

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