Razzoli: ‘Ho chiesto di ripartire, era la cosa giusta”

Ecco Razzo dopo il caso del palo rotto in Val d’Isere

Giuliano Razzoli lascia Val d’Isere con il fedele Patrick ‘Luzzo’ Merlo, che come lo definisce «è anche un amico prezioso, non solo il mio professionale skiman». In pulmino alla volta dell’Italia. Ma niente casa per Razzoli, ma invece le nevi del Canalone Miramonti in quanto si allenerà a Madonna di Campiglio un paio di giorni insieme ai compagni di squadra in vista della gara del 22 dicembre. Il reggiano è deluso dopo quello che è successo nella seconda manche. Stava volando via dritto verso un podio praticamente sicuro, a vedere i rilevamenti cronometrici, e proprio nel finale è deragliato dalla Face de Bellevarde a causa di un palo che si era rotto precedentemente ed era andato a finire sulla sua traiettoria. Non ci sta proprio l’olimpionico di Vancouver, che aveva chiuso la stagione passata con due podi consegutivi.

TUTTA LA DELUSIONE DI RAZZO – Eccolo Razzo: «Così proprio non mi va giù. Ci alleniamo tutta estate e tutto autunno per gareggiare e poi una cosa assolutamente indipendente ti può togliere un risultato agonistico importante. Su quel podio oggi ci dovevo essere io, sul terzo gradino e addirittura forse sul secondo. Era tutto in regola per proseguire la striscia di podi iniziata lo scorso finale di stagione, ma invece…».

«HO CHIESTO DI RIPARTIRE»– Giuliano ha chiesto di ripartire, anche se il regolamento dice di no in questo caso. «E’ una ingiustizia. Il regolamento? Ci sarà anche un regolamento, ma io ho subito un torto, magra consolazione sapere di sciare forte…».

 

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