Ravetto: 'Ho visto del grande slalom, ma solo a pezzi purtroppo'
Il direttore tecnico Claudio Ravetto è rientrato da Levi. Si trova a Zurigo questa mattina ed è pronto per volare in Colorado e raggiungere i velocisti a Copper Mountain. Eccolo il biellese di Strona fare il punto dopo l’appuntamento lappone delle ‘porte strette’:
BIANCO E NERO – «Ci sono punti positivi, altri negativi. Certo, la gara nel complesso non può soddisfarci ma devo dire che a sprazzi ho visto dei segnali importanti, tratti di buon sci, come sostiene anche il responsabile Jacques Theolier». Non si preoccupa Ravetto e guarda avanti con serenità.
LO SLALOM NON E’ UN PROBLEMA – Quasi ci scherza su e lo fa per sdrammatrizzare. «Certo, potevamo partire meglio, va bene alzare il ritmo e le prestazioni in vista delle Olimpiadi, va bene partire piano e cercare più avanti la condizione, ma siamo partiti un po’ troppo piano. I prossimi slalom saranno più congeniali alle nostre caratteristiche. Sicuramente, vedremo già in Val d’Isere. Devo dire che rispetto al gigante, mi preoccupo meno sicuramente».
SGUARDO AVANTI – Il dt elogia Thaler: «Molto bene Patrick Thaler, se non faceva quell’errore nella seconda frazione era sul podio sicuramente. Manfred Moelgg ha dormito un po’ nella prima ma nella seconda manche ha fatto vedere che è ancora fra i migliori poi purtroppo è uscito. In allenamento Moelgg era spesso più veloce di Thaler, quindi…Stefano Gross sul muro c’è, lo ha dimostrato. Gli altri non mi sono piaciuti è vero, la tattica qua era spingere, fare velocità, il pianone era infinito. Mi sembrava di essere in un indoor…Ora aspettiamo Val d’Isere, aspettamo i muri, le nostre pendenze insomma, dove possiamo fare la differenza».