"Che giornata, ma quei 17 centesimi…"
«Ci voleva». Patrick Staudacher aspetta sino alla fine per festeggiare. Un grande risultato, il terzo posto nel superG della Val Gardena. «Le sensazioni erano buone, sapevo di avere un feeling con questa pista. Già l’anno scorso potevo salire sul podio, ma ho ‘beccato’ una folata di vento alla fine che mi ha ‘fermato’. Oggi ho avuto ‘fortuna’: sono davvero contento, anche se adesso quei 17 centesimi un po’ rodono».
Un risultato frutto anche della determinazione, dopo qualche stagione così così: «L’anno successivo al titolo mondiale, non sono andato così male, anche se tutti si aspettavano molto di più. Non era arrivato il podio, ma sono spesso riuscito ad entrare nei 10. In questa stagione mi sono allenato di più e meglio: per esempio, ho trovato grandi vantaggi dallo yo-yo. Ma soprattutto avevo ottime sensazioni sugli sci. Le stesse che ho ritrovato subito in gara: il ventesimo posto nella discesa di Lake Louise mi ha fatto capire che stavo bene. Poi è andata sempre meglio». Alla fine c’è la moglie Bettina ed il figlio Noah a fare festa con Staudy: «La famiglia mi è sempre stata vicina. Poi quest’anno ho anche finito casa: non volevo cercare attenuanti, ma è stato un grande impegno ‘mentale’: ti ripeti che non ci pensi, ma in realtà continui a pensarci». Sereno, rilassato adesso Staudy è tornato. «Sì è vero, adesso in partenza sono sempre molto tranquillo: diciamo che adesso ho l’esperienza giusta per queste gare». E poi adesso ci ‘vede’ bene: dopo il nuovo intervento agli occhi in primavera non usa neppure le lenti in gara.