Stefano Gross è più forte del dolore. Dopo la ricognizione ci aveva detto di voler stringere i denti, non pensare allo stiramento all’adduttore, provare ad attaccare per la gara più bella. E così è stato. Su una Planai dura ma non durissima, una lingua bianca in mezzo a 45.000 austriaci in delirio con vessilli, bandiere, striscioni e fumogeni, il ladino di Poza è secondo solo al tedesco Felix Neureuther per 53 centesimi.
PAROLA A GROSS – Eccolo Gross nella finish area: «Ho ancora un po’ male a dire la verità, ma sono riuscito a fare una grande manche. Ho interpretato al meglio la tracciatura di Stefano Costazza. Nonostante il ripido, la tracciatura non consentiva di dormire in curva e lo sci doveva essere sempre in conduzione. Ma con il ripido questa azione a me risulta spesso efficace. Adesso c’è la seconda manche, sarà una guerra». Terzo tempo per il norvegese Henrik Kristoffersen ad addirittura 1.10. E si, perchè questa Planai è davvero strana: senza trabocchetti, ma se non hai un ritmo regolare e non attacchi a tutta paghi eccome. In classifica ecco quarto il russo Alexandr Khoroshilov, quinto lo statunintense David Chodunsky e settimo il tedesco Frirtz Dopfer. Poi ottavo il francese Alexis Pinturault, nono il norvegese Sebastian Foss-Sollevag.
BENE THALER E MOELGG – Si difende molto bene Patrick Thaler: il ‘nonno di Sarntal’ è decimo a 1.77, ma a solo 66 centesimi dal podio. Undicesimo un grintoso Manfred Moelgg: il ladino di Mareo è a 1.85. Riccardo Tonetti e Federico Liberatore non si qualificano per la seconda manche. Deragliano dalla Planai Giordano Ronci, Andrea Ballerin e Fabian Bacher.
HIRSCHER E LA MASCHERA – Solo ventiduesimo Marcel Hirscher. Ecco l’austriaco che afferma: «Ho avuto un problema con la maschera. Non riuscivo a vedere, avevo la lente della maschera appannata. Mi hanno montato la lente con lo strato anti umidità/nebbia erroneamente, ossia al contrario».
Gara non ancora terminata