Voglia di 'Razzo'

Il prossimo inverno aspettiamo l'Olimpionico alla riscossa

Tornerà il ‘Razzo di Minozzo’? Ha vinto un Olimpiade ed è rimasto per diversi mesi sui titoli di giornali, non solo sportivi. La sua immensa e storica vittoria ha portato qualcosa di nuovo nel nostro sport, troppo spesso estraneo all’opinione pubblica. Sul podio, anche sul gradino più alto in Coppa del Mondo, poi l’oro di Vancouver: così la sua terra natale, l’Appennino reggiano, e la sua gente hanno contagiato simpatizzanti, moltiplicato tifosi, esaltato il nostro mondo. Creato un mito. Si, perchè dopo Zeno Colò e Alberto Tomba, ecco un altro atleta non alpino d’oro ‘a cinque cerchi’. Lo sci ha bisogno di Giuliano Razzoli, anche di Giuliano Razzoli. Chi scrive, intendiamoci, non solo ci spera, ma ci crede. L’anno scorso una stagione però sotto le aspettative. E’ vero, il podio in Alta Badia, ma poi basta, anche se qualche malanno e problema ai materiali si erano messi di traverso.  Il reggiano ci stava infatti abituando ad altro. L’anno prossimo potrebbe (dovrebbe) essere l’anno del riscatto. Razzoli tornerà ‘Razzo’? «Razzoli in certe condizioni è il numero uno, ossia sul filante, sul molle. In altre deve crescere ancora, anche se sta lavorando meglio ma deve essere più continuo. Regolarità e continuità nell’allenamento tecnico e mentale. Pare che anche il lavoro sulla scarpa stia andando a buon fine», fa sapere il direttore tecnico Claudio Ravetto. Aspettiamo Levi e l’inverno allora.
 

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