Un ritrovato Staudy

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Sereno e sorridente Patrick Staudacher all’arrivo della prima prova cronometrata sulla Stelvio. “Questa è sempre una bella discesa, anche se molto faticosa”. Ma Staudy non sembra aver accusato la fatica di una discesa di più di 2 minuti, che non prevede tratti pianeggianti in cui poter tirare il fiato. “Mi sento molto in forma, non soffro più per i problemi all’occhio che lo scorso anno mi hanno creato non poche difficoltà e anche la mia schiena è a posto”. A maggio ha subito una nuova risolutiva operazione all’occhio Patrick, che adesso non ha più alcun problema con la visibilità. “Quest’estate sono finalmente riuscito ad allenarmi come volevo ed i risultati stanno arrivando”. Gli chiediamo se negli allenamenti estivi abbia modificato la sua posizione sugli sci, lo abbiamo visto diverso nelle scorse gare. “Nessun cambiamento tecnico o nella posizione, semplicemente mi sento più sicuro e questo si trasmette sull’efficacia del mio gesto tecnico“. Uno Staudy che riesce di nuovo ad aggredire la pista, invece di subirla come in alcuni tratti della passata stagione. Un aiuto è arrivato sicuramente dallo yo-yo, che gli ha permesso di lavorare sul potenziamento senza affaticare troppo la schiena. “Le buone prestazioni sono il risultato di una serie di fattori, non ultima la tranquillità psicologica che mi deriva dalla consapevolezza di essermi allenato al meglio“. Diciottesimo dopo la prima prova, in cui ha patito un po’ la neve dalla grana ‘grossa’ della pista. “Durante la ricognizione avevo avuto la sensazione che la pista fosse più liscia e regolare, invece in alcuni tratti era piuttosto irregolare e gli sci ‘sbattevano’ non poco” Ottavo al primo intertempo, ha chiuso la prova al diciottesimo posto con un ritardo di 1.92 dal primo posto di Walchhofer. Ma domani, ce l’ha promesso, sarà un nuovo giorno.

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