Ventidue anni tra un oro e l’altro per due storici trionfi emiliani nell’olimpo dello sci alpino. Aberto Tomba e Giuliano Razzoli, lo slalom a Cinque Cerchi è d’oro nello stesso giorno pur in epoche diverse, ma sempre in Canada: 27 febbraio 1988 e 27 febbraio 2010.
CALGARY – In Canada Alberto Tomba si approccia allo slalom, sua ultima gara dopo aver corso anche il superG, con lo spirito leggero di chi ha già conquistato la medaglia d’oro in gigante pochi giorni prima e anche quattro vittorie in Coppa del Mondo su cinque gare disputate tra i rapid gates in quella stagione, e nell’unica in cui non ha vinto si è piazzato secondo dietro Gstrein. Ma in questa specialità tra il 1987 e il 1988 c’è un tedesco (allora) dell’ovest che nel circuito maggiore non vince mai eppure sa esaltarsi nei grandi eventi, Frank Woerndl, già oro ai Mondiali di Crans Montana ’87 davanti al più quotato Bittner. E proprio Woerndl il 27 febbraio 1988 guida la prima manche dello slalom a Nakiska davanti a Jonas Nillson, svedese, oro iridato ’85 a Bormio, e Alberto Tomba. Ma quella serata per l’Italia si trasforma in un evento storico e probabilmente irripetibile: non solo perché il bolognese rimonta due posizioni, vince il secondo oro olimpico e comincia la sua leggenda di atleta che incute timore agli avversari nelle seconde manche, lo farà molte altre volte in carriera. No, anche perché riesce a fermare il Festival di Sanremo che si collega in diretta dal Canada e mostra le ultime tre discese della seconda manche di slalom, portando Tomba, il suo oro e la sua contagiosa simpatia in tutte le case degli italiani. La Tomba-mania è solo agli esordi…
VANCOUVER – Giuliano Razzoli all’ultimo giorno disponibile regala finalmente il tanto atteso oro alla spedizione italiana nei Giochi di Vancouver 2010, di nuovo in Canada proprio 22 anni dopo sfruttando la sua straordinaria capacità di essere scorrevole sui piani e forte mentalmente anche dell’importantissimo successo ottenuto in Coppa del Mondo a Zagabria, davanti a Manfred Moelgg, pochi giorni prima delle Olimpiadi. Giuliano è molto atteso su un pendio di questo tipo, ma si dimostra super campione dai nervi saldi dominando la prima manche e vincendo la tensione nella seconda, conquistando l’oro con soli 16 centesimi di vantaggio su Ivica Kotselic. Terzo lo svedese Myhrer a 0”44. E chi c’era nel parterre a lavorare per Sky Sport, tifare ed emozionarsi per Razzoli? Alberto Tomba…