Ci pensava da qualche mese, ma solo in queste ore Luca Taranzano ha deciso di lasciare l’agonismo. E allora cala il sipario sulla carriera di Tara, anni in cui si è messo in mostra non solo per i risultati. più che discreti. Quelli li conosciamo: in prima battuta quell’argento e quel bronzo ai Tricolori Assoluti, quindi quella vittoria nel Gran Premio Italia Senior che lo aveva fatto rientrare nel giro azzurro ed inoltre quelle gare in Coppa Europa che in ogni modo lo hanno visto ogni anno progredire. Si è distinto poi perchè ha partecipato, come punta di riferimento, in quella compagine denominata Ski Dreams Nidec, una formazione, che pur essendo affiliata allo sci club club Monte Lussari in FVG, agiva in autonomia con un programma di allenamenti e gare davvero completo, totalizzante, sicuramente professionale.
Un team privato, con Gianluca Zanitzer e Francesco Princi alla guida, nato per gestire un piccolo gruppo meritevole e soprattutto che voleva investire tempo ed energie essenzialmente nello sci per provare a fare il cosiddetto ‘salto’. E tutti hanno fatto quei passi avanti, sono migliorati, hanno inseguito il loro sogno. Almeno in parte. «Uno può raggiungere o meno un obiettivo, ma l’importante è dare il massimo e mettere questi ragazzi in grado di poterlo dare», diceva Zanitzer riassumendo la filosofia dello Ski Dreams Nidec. Tara ha lottato in questi anni e, fra le altre cose, fuori dalle logiche dei gruppi sportivi militari che, volente o nolente, sono alla base del sistema degli sport invernali italiani. Ha provato a dare battaglia da solo: per certi versi è riuscito a vincerla, sia per alcuni risultati conseguiti, sia per la bontà innovativa del progetto. Anche se Luca, come ha scritto su instagram, ha dichiarato…«mi sarebbe piaciuto dimostrare ancora di più, poter arrivare più in alto».