Tante conferme e qualche sorpresa nella prima giornata del Top 50

Tutti d’accordo: gran belle gare, le prime due del Top 50 a Pila. Soprattutto dopo aver visto la situazione al risveglio, tra nubi basse, la neve che scendeva abbondante e una visibilità non certo delle migliori. Invece il fondo delle piste ha tenuto alla grande, dopo un lungo lavoro di lisciatura. Ha tenuto quella dello slalom, ha tenuto soprattutto quella del gigante con le quattro discese degli Allievi. Se aggiungete poi una visibilità più che buona, pure con qualche raggio di sole già in mattinata, e perché no, anche una temperatura fredda ma tuttosommato sopportabile, allora il gioco è fatto. Insomma pari condizioni per tutti. Importante perché queste gare Top 50 portano i primi punti per il Race Future Club, l’iniziativa rivolta ai Children che la nostra rivista ripropone per la stagione 22/23 sempre in collaborazione con la Fisi.

«È la prima gara Children della stagione – ci racconta Werner Heel che spazia da un tracciato all’altro con un paio di sci da skialp race da 165 cm… – dunque come tutti gli opening bisogna aspettare il resto della stagione per avere un quadro più completo. Sembrerà ovvio, ma la differenza di fisico oggi si è vista tutta: un anno di differenza cambia completamente le carte in gioco».

© Pierre Lucianaz

Solo in campo femminile le atlete al primo anno di categoria sono riuscite ad entrare nella top ten, Ludovica Vottero addirittura sul podio tra le Ragazze. Ecco forse in questa categorie è quella dove le 2010 hanno trovato maggiore spazio con Cecilia Sessarego Catalisano, Alyssa Borroni e Benedetta Rosa Ranieri (che si era aggiudicata il Podhio Race Generation) pronte a giocarsi subito le loro chance nella nuova categorie. A livello Allieve invece troviamo solo Anna Trocker e Beatrice Mazzoleni, che tra l’altro erano presenti al Race Future Club by Fisi.

© Pierre Lucianaz

«Ero a seguire lo slalom – racconta Ugo Giongo, coach del Falconeri Ski Team – devo dire che Carlotta Pedrolini e Michele Vivalda hanno davvero dimostrato di avere un marcia in più rispetto a tutti. Non dico che abbiano fatto un altro sport, ma il margine è stato davvero importante. E inoltre sono state entrambi bravi a gestire la seconda manche».
Ben diverse le gare Allievi. A livello maschile Andrea Passino ha costruito il successo nella seconda manche. «Ero in partenza e non l’ho visto sciare – spiega Matteo Magnani, coach del Cimone Ski Team – ma ha saputo interpretare benissimo la seconda discesa incrementando il vantaggio. L’anno scorso aveva pagato un po’ la categoria, è cresciuto fisicamente di quasi venti centimetri, si è allenato con costanza in estate, aggregandosi anche alla squadra di Comitato. È solo la prima gara, ma è un buon inizio. Vedremo domani, ma i nomi sono un po’ sempre quelli che si sfidano sin da Ragazzi: Attanasio, Silbernagl, Lallini o Castlunger che oggi è caduto».

Marta Giaretta era la più attesa tra le Allieve, anche lei al primo anno di categoria, nella scorsa stagione era riuscita ad entrare nel Race Future Club by Fisi. Ha vinto, anche se con un margine risicato, appena due centesimi, non sciando nel modo migliore nella seconda manche. Oggi anche Camilla Gottardi, Alessandra Di Sabatino e Anaïs Lustrissy erano vicinissime alla portacolori del Falconeri, vedremo cosa succederà in slalom.

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