Talento e coraggio: chi è Von Allmen? Il passato, la morte del padre e il crowfunding

LIVE DASaalbach

Il titolo della discesa resta in Svizzera: è staffetta tra Marco Odermatt e Franjo Von Allmen. Tra l’extraterrestre che ha dominato il superG di giovedì e da anni la scena in Coppa del Mondo e il nuovo volto della velocità, al pari dell’altro connazionale Monney. Ha 23 anni, arriva dal cantone Bernese ed è uno dei tanti giovani che escono dal vivaio elvetico, che da tempo investono tempo e risorse su questa disciplina sempre più difficile da portare avanti in Italia. Un progetto mirato, che da dieci anni è coordinato da Franz Heinzer, campione del mondo di discesa libera nel 1991. Dove? Qui, sulle piste di Saalbach-Hinterglemm. 

Von Allmen è conosciuto da tempo, prima di arrivare alla ribalta della Coppa del Mondo e dei Mondiali, è stato protagonista alla rassegna iridata giovanile di Panorama. Era il 2022 e si era aggiudicato l’argento in discesa (dietro all’azzurro Giovanni Franzoni), l’argento in superG (questa volta davanti a Franzoni, bronzo) e pure in combinata alpina, dove l’Italia aveva piazzato la doppietta sempre con Giovanni Franzoni e Marco Abbruzzese. 

Brindisi elvetico a Saalbach ©Agence Zoom

A 17 anni ha perso il papà e per proseguire la carriera sugli sci, prima di entrare in modo stabile nei quadri di Swiss Ski, aveva aperto una campagna di crowfunding che gli ha permesso di salvare la carriera. Ora è sulla scena mondiale: ha conquistato il primo podio in Coppa del Mondo lo scorso anno a Garmisch (terzo in superG), per poi replicare lo scorso dicembre a Bormio e in Val Gardena (due volte secondo in discesa). Ha poi vinto il superG di Wengen e si è piazzato secondo nella celebre discesa sul Lauberhorn. Oggi, davanti a 22.500 tifosi in festa, si è preso il primo importante successo in discesa. Che fa rima niente meno che con l’oro mondiale. «Non me lo aspettavo affatto, ma alla fine è andata bene e sono davvero felice – racconta il neo campione mondiale – Un giorno vince Odermatt, l’altro un altro atleta svizzero. Oggi con Monney sul podio è stato qualcosa di incredibile: stasera sarà grande festa». Marco Odermatt oggi è andato meno del previsto, ma sorride e abbraccia i compagni di squadra mentre canta l’inno nazionale risuonato allo stadio per celebrare il successo di Franjo. E dice: «È un pazzo, non pensa molto, va sempre a tutta velocità». 

Franjo Von Allmen ©Agence Zoom

Questo titolo è una sorpresa fino a un certo punto. E Dominik Paris, ormai un veterano (oggi è stato il terzo più “vecchio” ad aprire il cancelletto dopo Theaux e Baumann) si rivede in Franjo. «È giovane, anche io quando avevo la sua età sciavo così – ammette il campione della Val d’Ultimo – Parti e vai, sei veloce. Gli svizzeri hanno una bella base e portano avanti un bel lavoro nelle giovanili. È un ragazzo sciolto, che fa le curve in modo semplice e che è pronto per vincere, anche dal punto di vista mentale». 

Parole che vanno di pari passo con quelle di Max Carca, direttore tecnico dello sci italiano maschile: «Von Allmen è un discesista completo, mi sembra Domme 12 anni fa: ha forza, coraggio, così come Monney». Li conosce bene il tecnico piemontese, che negli anni passati ha seguito il circuito minore prima di fare ritorno in Coppa del Mondo. «Gli svizzeri investono da anni nella velocità, hanno piste a disposizione e una base larga. In linea generale comunque sono due giovani molto talentuosi». 

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