Sulla Stelvio lezione di tecnica e coraggio della giovane Svizzera con Monney e Von Allmen. Casse quarto

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Tecnica e coraggio: ecco la giovane Svizzera. Sopraffino il giovanotto classe 2000 Alexis Monney che trionfa sulla mitica Stelvio di Bormio. Un nuovo fenomeno in casa elvetica, un nuovo  campione per la velocità internazionale. Anzi due. Si perchè sale un’altra volta sul podio a 24 centesimi Franjo Von Allmen. Monney è stato pazzesco. Pulito nel primo tratto, sempre in accelerazione. Deciso sul Canalino Sertorelli, pennella le linee sul ghiaccio di Fontana Longa. Il 2000 svizzero è efficace sulla Carcentina, un tratto in diagonale che sbatte oltremodo. E’ anche potente, davvero un’espressione di una miscela perfetta per Alexis che balza con leggerezza al Salto di San Pietro. E poi nei curvoni della Konta è fluido. E via in volo verso la vittoria per addirittura il primo podio in carriera nella massima serie. Afferma il vincitore: «Pazzesco, non ci credo ancora. Sono davvero sul gradino più alto del podio in Coppa del Mondo e anche il resto del team è stato all’altezza. Grandi». Gli svizzeri fanno paura. Bravi tecnicamente, ma una capacità superlativa di SwissSki di avere una compattezza totale fra tecnica, studio dei materiali e ricerca. Capacità finanziaria si certo, ma non solo. Grande professionalità e programmazione.

Franjo Von Allmen ©Agence Zoom

A 24 centesimi talentino Franjo Von Allmen dicevamo, a solo 24 centesimi dal compagno di squadra. Terzo a 48 centesimi il canadese Cameron Alexander: si capiva che dopo la prova di ieri, era in palla. Eccolo brillante sul podio il classe ’97. Ottimo il nostro Mattia Casse: pulito ed efficace, soprattutto maturo nella sua sciata. E’ sempre più solido il trentaquattrenne valsusino ma orobico d’adozione: lotta contro la forza centrifuga della Stelvio Mattia, ma è proprio lui ad avere la meglio. Purtroppo qualche sbavatura per un totale di soli 7 centesimi lo allontanano dal podio. Ma Casse c’è e domani lo aspettiamo in superG. Eccolo: «Peccato per un errore in Carcentina, ho lasciato una vita in quel punto e alla fine purtroppo ho perso il podio. Ma adesso mi aspetto un altro superG convincente». La Svizzera continua a stupire con il 5° e il 6°posto: arrivano il fuoriclasse Marco Odermatt e Justin Murisier. Bestiale team davvero che inserisce in 9a piazza anche Marco Kohler. Christof Innerhofer lotta e si difende: il nonno della Val Pusteria, quaranta primavere, 18° a poco più di due secondi. E ottima gara davvero per il 2001 Giovanni Franzoni: al via con il 52 è ottimo 19°. Fantastico quarto in superG in Val Gardena, brilla ancora Gio. Attardato invece a 2.87 sua maestà Dominik Paris e a 2.90 fuori dalla pop 30 e Florian Schieder che è ancora dolorante ad un ginocchio. Nicolò Molteni a 3.59. Out Benjamin Alliod.

Casse ©Agence Zoom

Una pista perfetta, altro che storie. I cambiamenti della consistenza della neve sono minimi, ad esempio: certo, i materiali e le capacità dei ragazzi possono renderli già significativi, ma fa parte del gioco. Stelvio pericolosa? No, assolutamente. Una nota poi sulla prima di Fondazione Bormio in cabina di regia. Bravi, per il primo atto, per il primo  giorno di scuola. E’ iniziata la cosa più importante per Fondazione Bormio, ossia la costruzione dell’evento. Più persone in tribuna e a bordo pista rispetto al passato. Strada giusta: l’obiettivo è avvicinarsi il più possibile alle classiche svizzere ed austriache di sci alpino. Bormio e la Lombardia se lo meritano, tuttavia la macchina con in prima linea Matteo Bonfà, Dario Da Zanche, Luigi Negri, Giacomo Baungartner e Beppe Bonseri ha iniziato a farsi spazio con decisione ed efficacia nel panorama internazionale degli sport invernali.

Negri, Da Zanche e Bonfà di Fondazione Bormio

 

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